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Rome,21 mare 1608. Molto illustre Sig.r fratello. Ho due lettere sue, perchè il procaccio passato non arrivò qua prima di domenica. Lo stesso procaccio già forse avrà restituite le venti piastre, perchè partì di qua martedì, e se arriverà a Fiorenza senza poter mostrare la ricevuta, sarà subito carcerato in Fiorenza per ordine del mastro delle poste; ma credo che non vorrà per venti piastre perder la grazia del mastro delle poste e esser punito per furto. Per ms. Antonio Puccini si manda l'ordine al Sig.r vicario di dargli licenza di stare in Montepulciano durante la sua indisposizione.
II priore di s.ta Maria dei Servi è ricorso tardi con il suo memoriale, perchè poco prima si era nella congregazione risoluta la lite a favore dei Francescani.
Al mastro de suoi figlioli non si mancherà di aiuto, quando venga l'occasione. Ho visto la licenza data dal vicario all'arcidiacono di esaminarsi, e credo che l'arcidiacono non abbia passato l'ordine, ne di questo si lamenta il cavaliere, ma si lamenta del vicario che abbia dato licenza ad un ecclesiastico di esaminarsi nel foro secolare in causa criminale; il che non si d deve permettere, se non per difesa in cose gravissime e dove non si offenda nessuno. E sarebbe stato meglio non dare tal licenza, non essendo cosa tanto necessaria e dovendosi portar rispetto a casa Tarugi, almeno per riverenza del sig.r cardinale di Siena. Si fece menzione del compromesso nella lite di ms. Giulio Maccarino e ms.
Papi, perchè essi mi scrissero che desideravano accordarsi e non litigare più; ma già che ms. Giulio non può consentire senza il placet di monsignor arcivescovo di Pisa, non ci si farà altro.
Ho ricevuto l'approvazione che V.S. manda dei capitoli per l'erezione della collegiata; ma i capitoli nuovi non li ho visti, perchè il Turco mi offerse certi capitoli, ma non disse che fossero nuovi o riformati, però non li presi, pensando ohe fossero i stessi che già avevo. Lo farò chiamare e vedrò che cosa porti. Con questo saluto tutti di casa. Di Roma li 21 di marzo 1608. etc.de solito