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Rome,19 janv�er 1608. Bellarmin � Don [Alexandre] Cervini. 732 / Molto illustre Signor. Ho sempre desiderato di vedere qualcheduno di casa Cervini an dare avanti, per� mi rallegro che V.S. hahbia posto tal fondamen to di dottrina che si possa sperarne buon progresso. Vero � che ,f*per le prelature della chiesa era piu � proposito la scienza lega le, perche tutti li referendarii, auditori di Ruota, protonotarii participanti, chierici di camera et altri simili fanno professio ne et essercitii di legge: come anco tutti li governi si danno � legisti; et la theologia se non � in grande eminenza et accompagnata da altre scienze poco � stimata, hon resta altro per i theologi, che vescovadi i quali ricercano maturit� et meriti, et non si deono procurare chi non voi perdere l'anima sua, che importa piu di ogni altra causa. Ma se bene sono vere le cose che ho detto, tutta via laudarei che V.S. cominciasse ad habitare in Roma et /y*farsi conoscere, perche supposta la nobilt� di casa et la sua bona vita et sufficiente dottrina, si potria col tempo arrivare � qual che buon segno, et io non mancaria di fare per lei ogni buon offitio. Tutta la difficult� consiste nella spesa, che io non so in questo l'animo della signora madre,et suo. A me non � possibile in questo dargli aiuto di sorte veruna, poich� ho poche entrate, et spese assai, et molti parenti poveri, come lei s�. Ma forse si trovariano in Roma parenti suoi da canto di madre, che potriano in questo principio riceverla in casa, et cosi trattenersi qui honoratamente. In somma lei pensi che modo si potria tenere per il besuo, et me lo faccia sapere; se pure non gli paresse aspettare la mia venuta costa, che � bocca potremo discorrere meglio. Et con questo gli prego da Dio ogni prosperit�. Di Roma li 19 di Gennaro 1608. Arch.Vatic. Gesuit.19 fol.90. Brouillon autogr.