Roma,13 octobre 1607. Bellarmin fratri Thomae.
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Molto illustre signor fratello. Nostro Signore non ha voluto dar
Breve ne al Vicario per modum provisionis, ne al Vicario ordinario,
ma ha dato un Breve a me con autorit� di provedere di Vicario et di
conferire benefitii et di visitare et essercitare i pontificati, eet
fare ogni altra cosa, mentre il Vescovo sara absente. Per� si manda
con questa una patente al Vicario, a ci� seguiti di essercitare,
come faceva prima et mi dar� conto di mano in mano di quello che
bisogner�. [ ^ per sorte la patente non si potrebbe spedire hog=
gi, si mandar� quanto prima, come io scrivo a lui]. Scrissi con
l'altra mia, che volevo sapere la certezza, se la vacanza di Valia=
na era devoluta al Papa o n�, et V.S. non mi scrive niente. 0 mi
scriva, � dica al Signor Vicario, che l'qyisi Lui. Si e fatto quan=
to desidero per Messir Eusebio. De negotii temporali del Vescovo
io non mi ci voglio intrigare, ma � qua in Roma il signor Ugo Ubal=
dini, fratello del Vescovo, et esso si pigliar� il carico di simili
negotii.
Quanto al resto de suoi figlioli non ho che dirgli, potr� fare
quello,che gli piace.
Di Roma li 13 d'Ottobre 1607
fratello aff.mo di V.S.
au verso:
Il Card. Bellarmino.
Al molto 111.re Signore fratello, il Signor Thomasso Bellarmini.
Montepulciano.
Archiv.comun.Forl�, collez.Autogr.Bellarmin Rob., n.13. Autogr.
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