Rome, 10 septembre 1607. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto �ll^^ S�g^ fratello. Gi� haver� inteso come il vicario di costi ha dato il canonicato, per ordine scrittogli dal vescovo Tarugi, al Bracci, et cosi le nostre lettere all'istesso vescovo saranno vane. jf" Il Sig^^ mastro di camera � risoluto di lassar costi per vic ario un'huomo del paese senza provisione, eccetto li emolumenti, quali intendo esser pochissimi. Haverei caro sapere chi parria buo no � V.S. , massime che andando in Francia il suddetto Sig^ mas tro di camera, prima di esser fatto vescovo, toccar� � me � depu- /^tare il vicario. Si potria forse pensare � ms.Lelio Mancini, quan do havesse la prima tonsura. Scrissi un'altra, volta per sapere il nome di una sorella di ms.Ricciardo Benci, che mor� nel 1594 et era moglie di ms.Fabio Tarugi. V.S. si scordato di farmelo sapere. Se bene scrissi nell' ultima mia mandata per il corriere,che port� la nuova della va canza, che non mi scrivesse per due procacci, che voleva ritirar mi nn poco; ma tuttavia potr� rispondere � questa lettera, perche bisogna che io differisca il mio ritiramento fin che il Papa va � Frascati, che non sar� se non verso il fine di questo mese. Con questo saluto tutti. Di Roma, li XI di settembre 1607. fratello di V.S. aff^^ Il Card. Bellarmino.
Al molto 111^^ Sig�^ fratello, il Sig^ Thomasso Bellarmino.
Montepulciano.
(cach.pap.)
Lettere originali,
