Rome,1 septembre 1607. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto illustre si.gr fratello. Credar� che la Sig^^ Francesca bavera partorito femina, poi che � passato agosto et non si � inteso niente. L'arcivescovado di Cheti � dato al Cardinal Maffei, et il Sig^ mastro di camera jT si contenta di Montepulciano. Veder� quanto prima di pagare il debito delle 300 piastre, et poi si pensar� al resto. Ho dato or dine che si mandino per il procaccio, che parti questa mattina, li denari per sodisfare alli padri Gesuiti per la pegione della casa; ne ho saputo se non hora che fosse maturato il debito. Bisognerebbe svisarlo per tempo, et toccareboe � chi habita la casa il ricordarlo. La camera apostolica comincia � travagliare il cavaliere Cle mente, mastro di camera del card.Aldobrandino, per un donativo che gli fu fatto dal papa defunto di vinti milia scudi, et si dubita che si potriano domandare i conti al padrone di cose maggiori, Gi� � venuto � Roma il suddetto cavaliere et all'ottobre s'aspet ta il padrone. Con questo saluto tutti. Il cardinale Tarugi sta di molto mala voglia per il disordine del suo nipote; del resto sta sano et gagliardo, essendo entrato in 83 anni. Di Roma il p� di settembre 1607. di V.S. fratello aff^^ Il Card. Bellarmino.
Al molto ill^^ Sig^^ fratello, il Sig^^ Thomasso Bellarmin!.
Montepulciano.
(cach.pap.)
F.B. Lettere originali.