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Molto illustre sig.r fratello.
Crederò che la Sig.ra Francesca avrà partorito femmina, poichè è passato agosto e non si è inteso niente. L'arcivescovado di Cheti è dato al Cardinal Maffei, e il Sig.r mastro di camera si contenta di Montepulciano. Vedrò quanto prima di pagare il debito delle 300 piastre, e poi si penserà al resto. Ho dato ordine che si mandino per il procaccio, che partì questa mattina, i denari per soddisfare ai padri Gesuiti per la pigione della casa; ne ho saputo se non ora che fosse maturato il debito. Bisognerebbe avvisarlo per tempo, e toccherebbe a chi abita la casa il ricordarlo.
La camera apostolica comincia a travagliare il cavaliere Clemente, mastro di camera del card. Aldobrandino, per un donativo che gli fu fatto dal papa defunto di ventimila scudi, e si dubita che si potrebbero domandare i conti al padrone di cose maggiori. Già è venuto a Roma il suddetto cavaliere et all'ottobre si aspetta il padrone. Con questo saluto tutti. Il cardinale Tarugi sta di molto malavoglia per il disordine del suo nipote; del resto sta sano e gagliardo, essendo entrato in 83 anni. Di Roma il p° di settembre 1607.
di V.S. fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Al molto ill.re Sig.re fratello, il Sig.r Thomasso Bellarmini.
Montepulciano.