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Rome ,30 septembre 1606. Bellarmin � Paul Gom�tolo S.J. / Molto .do Padre, a La scrittura d� V.R. in difesa del Monito rio � piaciuta assai non solo � me, ma ancora � Nostro Signor. So lo s� desiderava, che non susse tanto mordace; et che ci fusse cer tezza del fatto in alcune cose, che V.R. afferma. Per essemp�o lei y^d�ce, che � Venetiani hanno fatto morire quei due prigioni, che il papa domandava. D� questo non ci � nuova certa, almeno qua da noi. D� piu lei dice, che f. Paulo ha consigliato l'appellatione ad futurum conc�lium, et che � Venetiani hanno appellato. Non sappiamo nessuna d� queste cose. Lei dice, che l� pontefici hanno in qualche particella concesso, che s� facessero alcune d� quelle leggi, che hora si riprendono ne Venetiani, et cosi hanno presupposto al cuni per conto della madonna d� Loreto, ma il papa dice non ci es ser tal concessione. S� veder� un poco meglio la scrittura sua, che f�n'hora non si � vista, se non in qua et in la superfic�almente, et con l'altro proccacc�o si scr�ver� la resolutione. V.R. potr�a per mezo dell'inquisitore farsi provedere de libri dei Venet�an�, che hora vanno � torno, et con commodit� sua aiutare il negot�o della chiesa con rispondere. Il Signor s�a con V.R. et mi raccomando alle sue orat�on�. Di Roma l� 30 d� settembre 1606. Di V.R. Servo in Roberto Card. Bellarmino.

Al m^� Rev. Padre Paolo Gom�tolo della Comp^ di Gies�.

Bologna.

^ cachet

ARch.Vat�c. Gesuit. 19^ fol.100. Orig. autogr.