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fin decembre /604

(suite)

db. 437

/ sono sempre molti predicatori eccellenti, quanto nelle citt� pic

cole (che sono in grandissimo numero) nelle quali se il vescovo

non predica, nessuno predica; et cos� sono queste povere citt� co

me i campi dove non piove se non un mese dell'anno, cio� nella

3^ quaresima; et allora per il pi� vi sono predicatori mercenari,che

pi� attendono al guadagno temporale, che allo spirituale. Et per-

ch� per predicare bisogna risedere, per� supplico la Santit� Vos

tra premere molto in questo capo tanto importante. Et si come l'an

no passato con molta sua laude, mand� molti vescovi fuori di Roma,

acci� andassero alle loro chiese, cos� faria santissimamente, se

li mandasse anco fuora di Napoli; perch� i vescovi di questo regno

con molta facilit� vanno a Napoli, et come vi sono, non trovano la

via di partirsi. La Santit� Vostra mi perdoni se vo troppo oltre,

perch� mi spinge la carit�. Tengo appresso di me una lettera di fr

Pietro Soto, uomo di gran dottrina e santit�, scritta da lui nell'

ultima ora, come esso dice, della vita sua, a Papa Pio IV, nella

quale gli d� alcuni? avvisi; et il principale �, che faccia osser

vare la residenza ai vescovi con ogni diligenza; et perch� i Car

dinali fatti vescovi non solevano residere, gli dice, che li pro-

.^7 vegga d'altri benefitii che de vescovadi, et aggiunge,non lo fa

cendo, non dubito Sanctitatem Vestram ultimam damnationem in divi

no iudicio incursuram. Et l'altro Soto, cio� Domenico, nel X lib. de iust.et iure, scrive chiaramente, che un cardinale vescovo non


pecca se non vade mai Roma per istare alla sua chiesa, ma pecca

bene, se per istare a Roma lascia di risedere alla chiesa sua.

Questi gran dottori, che non iscusano i cardinali dalla residenza

per servire alla chiesa universale appresso la suprema Sedia, come

scusarebbero altri prelati per servitii inferioriY Ma io non vog

lio esser pi� importu^n alla Santit� Vostra: Factus sum insipiens;

1? n ^ -- f.170. copie.

benignitas Sanctitatis Vestrae,et zelus honoris Dei me coegit. Id dio Nr Sr.dia alla S^^ V. un felicissimo hatale.

Positio de 1749 p.II p.43