27 ju�llet 1604.
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/ te come vere sorelle nel Signore, con charit� generale,et uguale; per questo si guardino dal toccarsi l'una all' altra,� farsi carez ze che abbiano specie d'amore sensuale. 5. Non stiano mai in otio, m� attendino con ogni diligenza ad im- jr parare il modo di fare oratione, di essaminare la conscienza, di of ficiare in choro,e simili cose della loro professione, come dalla Maestra saranno instrutte. 6. Non parlino mai fr� loro di cose del secolo, e massime di no bilt�, parentadi, richezze,� gradi de loro parenti: anzi scordandosi di fatto del mondo, stimino tutte le altre per maggiori, et cerchi no sempre l'ultimo luogo, e di crescere nell'humilt�, come le inse gna lo sposo celeste. 7. Nel choro, refettorio,e capitolo stiano semper con gl'occhi bassi, e portino rispetto alle monache antiche,come se tutte le fos- / y s e r o superiore, et in tutte le cose dimostrino la pace,et allegrez za interiore, congionta colla modestia,e gravit� esteriore. Roberto Cardinal Bellarmino,Arcivescovo di Capua.
Capoue. Archivio storico diplomatico. Signat.autogr. dans la lettre
et �e r�glement. Cachet doubl�. Archiv.Postul. - Copie. R�glement
imprim� dans Summar.addit. p.70. trad.franq. Couderc, op.cit.t.I,
P.394.
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