Capua,30 mai 1604.
Bellarmin au F.Carminata.
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/ molto Kev^� radre mio. h� sentito particolar contento del fe
lice viaggio di V.R., perche � stato tale quale io desideravo.
come che al principio, quando domandai V.R. per predicare � Capua,
mi vennero molti scrupoli et mi pentii d'haverla domandata, dubi-
jT tando di qualche disastro nel venire,� nello stare,� nel tornare,
attesa l'et� grave et le molte fatighe di v.R., cos� hora ringra-
tio la divina Bont� di tanto beneficio, che mi ha fatto con condur
qu� v.R. e mantenerla sana, e poi ridurla felicemente, idio s� far
pi� di quello che noi sappiamo domandare. Quanto al cavallo, V.R.
non si dia fastidio, perche h� le ossa dure ei servir� per un pez
zo, massime che io lo f� caminare piano, e non gli f� fare quegli
salti e quelle carriere che gli faceva fare v.R. Il giorno dell'
ascensione si trovarne due padri Siciliani alla predica, e mostra
rne di restar sodisfatti dell'udienza e d'ogni altra cosa. Laus
Beo semper. Io camino al solito cum timore et tremore, confidato
nell'orationi de buoni servi di Dio e di V.R. in particolare. Mi
raccomando al suo compagno, e mi godo la sua lucerna la notte, che
mi f� ricordare la buona conversatione sua. Di Capua, li 30 di
maggio 1604.
Di V.R. /
Servo in Christo
R.O.B.
Archiv. Postul. Recueil Carminata, lettre 15.