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Molto Rev.do Padre mio. Ho sentito particolar contento del felice viaggio di V.R., perchè è stato tale quale io desideravo. E come che al principio, quando domandai V.R. per predicare a Capua, mi vennero molti scrupoli e mi pentii d'averla domandata, dubitando di qualche disastro nel venire, o nello stare, o nel tornare, attesa l'età grave e le molte fatiche di V.R., così ora ringrazio la divina Bontà di tanto beneficio, che mi ha fatto con condurre qua V.R. e mantenerla sana, e poi ridurla felicemente. Iddio sa far più di quello che noi sappiamo domandare. Quanto al cavallo, V.R. non si dia fastidio, perchè ha le ossa dure e servirà per un pezzo, massime che io lo faccio camminare piano, e non gli faccio fare quei salti e quelle carriere che gli faceva fare V.R. Il giorno dell'ascensione si trovarono due padri Siciliani alla predica, e mostrarono di restar soddisfatti dell'udienza e d'ogni altra cosa. Laus Beo semper. Io camino al solito cum timore e tremore, confidato nell'orazioni dei buoni servi di Dio e di V.R. in particolare. Mi raccomando al suo compagno, e mi godo la sua lucerna la notte, che mi fa ricordare la buona conversazione sua. Di Capua, li 30 di maggio 1604.
Di V.R.
Servo in Christo
R.C.B.