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317 / mandare � Roma, faccia quello ohe vole, ma non mandi qu� nessuno, che saria fatiga et spesa persa. Non venne poi la lettera di m Marcello, ne del figliolo, et l'ho hauto caro, perche malamente potevo aiutarlo, trovandomi in debito assai grosso. Con questo fine saluto la Sig^^ consorte et gl'altri di casa. Di Capua li 30 di gennaro 1603. Di V. S. fratello affmo Roberto Cardle Bellarmino. /y Adr.: Al molto 111^^ Sig^^ fratello,il Sig^ Tomaso Bellarmino. Montepulciano [cach.pap.] [ F. B. 1. Autogr. ]