Rome,4 octobre 1602.
Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto 111^^ S�g^ Fratello. Gi� V. S. haver� inteso come Angelo
v� � studiare � Roma nel seminario, che cos� � parso alli nostri consultori di Perugia, � ci� si fondi meglio nella lingua latina et faccia un corso di filosofia, et poi potr� attendere alle leggi.
Et se bene la spesa sar� maggiore,poco importa, perche tutto v� �
conto della sua pensione, anzi tutte le spese fatte quest'anno �
Perugia vanno similmente � conto della pensione; si che esso per un
pezzo non tirar� niente, massime che anco le bolle et la annata si
� pagata al medesimo conto. Della Sapienza nuova si potr� pensare
poi, quando haver� da studiar legge.
De'figlioli di Marcello io non ho mai saputo niente; et quando
venni � Montepulciano, non ene viddi nessuno, et di poi non mi ha
mai scritto del bisogno de'figlioli ne Marcello, ne la moglie, ne
alcuno de'figlioli, ne altri per loro, ne io son indovino. V.S.
m'informi di che et� sono, di che habilit�, et quello che si possa
fare in aiuto loro, ch� non mancar� aiutarli, se bene non mi avan
za troppo; perche ancor che la mia entrata passi dieci mila scudi,
nondimeno vi sono due pensioni di mille scudi l'una, et per la
chiesa fra officiali et ornamenti et altre cose nedessarie ci si
spende pi� di mille scudi. Il Vescovo di Pienza dice non poter pa
gar la pensione; la provisione del Papa di cento scudi il mese �
cosa incerta. La povert� qui � grandissima, et l'hospitalit� conti
nua. Dio sia in custodia di tutta la casa nostra. Di Capua, li 4
d'ottobre 1602.
Adr.:
fratello aff^^ di V. S.
Il Card.Bellarmino.
Al molto 111^^ Sig.^r^e i.n Christo osserv.^m^o, il Sig^ Thomasso
Bellarmino. Alla Scala per Montepulciano.
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[cach.pap.]
[ F. B. 1. Autogr. ]