215 Le card.Gesualdo � Bellarmin. Naples, 11 Janvier 1602.
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111^^ et Rev^^
mio osserv^^.
V.S.111^^ m'h� fatto singularissimo favore con la lettera
che s'� degnata di scrivermi sotto li 5 di questo mese, et sempre
mi sar� carissimo et lo ricever� per certissimo segno di perfetto
amore, quando sar� servita tal volta ricordarmi quel che le pare
che convenga di fare per salute dell'anime dell'isola di Procida
et per beneficio di quella sua chiesa, sicura che da me sar� sem-.
pre obbedita.
Quanto al vicario, V.S.111^^ si potr� ricordare che il con-
corso f� fatto in assenza mia, et subito che mi mandarne la nota
degli approbati, io la diedi � V.S.111^^^ lasciando � lei libera
l'elettione di nominare et presentare chi le fusse piaciuto, et V.
S.Ill^^ come prudente et cauta per mezzo d'alcuni padri della Com
pagnia, che erano qui in Napoli, volse bavere una informatione par-
ticulare di tutti li concorrenti, et dopo questa diligenza si ri
solse nella persona di costui,il quale (per quanto h� inteso) �
huomo di buona vita, et quanto alle lettere ha mediocre intelligen
za; et per chiarirmene l'h� essaminato io stesso in presenza del
Vescovo d'Aversa. Pi� volte gli h� dimandato, se in quell'isola
erano confessati et communicati tutti quelli, che per l'et� sono
obligati � farlo: m'h� detto,che tutti hanno sodisfatto al precet
to della santa Chiesa. H� voluto sapere,se frequentemente celebra
la messa, se insegna la dottrina Christiana al popolo et se spesso
gli f� qualche sermone et buona essortatione: m'h� risposto che si
et che sodisf� � questi suoi debiti. Con tutto ci� io gli h� fatta
una ripassata buona, mostrando di dubitare del contrario, et l'h�
essortato et commandato � farlo et minacciatolo di castigarlo,quan
do non complisca con la sua obligatione. Quanto all'altre qualit�
sue, non lo conosco per huomo di perspicace ingegno ne di gran giu-
ditio, ma piu tosto una persona assai mediocre et non cosi attiva.