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182( suite)
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cose, e che desiderava che lei venisse qua, e che mi spinse a scrivergli, che se voleva venire, sarebbe ben venuta. E de his hactenus.<lb/>
 
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Farò rimettere a mad.a Camilla 30 scudi per via di Siena, i quali avevo da dargli questo Natale, sebbene io pensava, che dovessero servire a ciò li spendesse di giorno in giorno per le spese quotidiane. Vado pur pensando, che sarebbe bene questo Natale pagargli i debiti, cioè quelle 430 piastre, per le quali pagano i censi, e questo per fargli questo poco di bene, prima che moriamo. Ma penso fare questo patto, che questi denari si mettine in capitale per lei assegnando cosa equivalente ne beni stabili di ms. Bartoletto, e di più che dopo la morte sua sia obbligata lasciare la metà del suo a voi, o ai vostri figlioli, che così verrebbe a lasciare al marito quello, che lui desidera, e anche mostrare l'amore che deve al fratello, e nipoti. Credo, che la sua dote non sia più di 500 scudi, e così verrà ad esser circa la metà del suo, quando avrà queste 430 piastre. Avrà caro sapere di questo il vostro parere. Con questo mi raccomando. Di Roma li 21 di settembre 1601.<lb/>
I82(suite)
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fratello aff.mo<lb/>
 
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Il Card. Bellarmino.<lb/>
/ tre cose, et che desiderava che lei venisse qua, et che mi spinse scrivergli, che se voleva venire, saria ben venuta. Et de his hactenus. Far� rimettere mad^ Camilla 30 scudi per via di Siena, i qua-
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Ext.: Ai molto Ill.re Sig.r Fratello il Sig.r Tomasso Bellarmini.
^^li havevo da dargli questo Natale, se bene io pensava, che dovesse ro servire � ci� li spendesse di giorno in giorno per le spese quo tidiane. Vo pur pensando, che saria bene questo Natale pagargli i debiti, ci� � quelle 430 piastre, per le quali pagano i censi, et questo per fargli questo poco di bene,prima che moriamo. Ma penso fare questo patto, che questi denari si mettine in capitale per lei assegnando cosa equivalente ne beni stabili di ms. Bartoletto, et di pi� che dopo la morte sua sia obligata lassare la met� del suo voi,� � vostri figlioli, ch^ cosi verrebbe � lassare al mari to quello, che lui desidera, et anco mostrar� l'amore che deve al fratello, et nipoti. Credo, che la sua dote non sia pi� di 500 scudi, et cos� verr� ad esser cirda la met� del suo, quando haver� queste 430 piastre. Haver� caro sapere di questo il vostro parere. Con questo mi raccomando. Di Roma li 21 di settembre 1601. fratello aff^^ Il Card. Bellarmino.
 
 
 
Ext.: Ai molto 111^^ Sigf Fratello il Sig^ Thommasso Bellarmin!.
 
(cachet pap.) F. B. 1. Autogr.
 
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cose, e che desiderava che lei venisse qua, e che mi spinse a scrivergli, che se voleva venire, sarebbe ben venuta. E de his hactenus.
Farò rimettere a mad.a Camilla 30 scudi per via di Siena, i quali avevo da dargli questo Natale, sebbene io pensava, che dovessero servire a ciò li spendesse di giorno in giorno per le spese quotidiane. Vado pur pensando, che sarebbe bene questo Natale pagargli i debiti, cioè quelle 430 piastre, per le quali pagano i censi, e questo per fargli questo poco di bene, prima che moriamo. Ma penso fare questo patto, che questi denari si mettine in capitale per lei assegnando cosa equivalente ne beni stabili di ms. Bartoletto, e di più che dopo la morte sua sia obbligata lasciare la metà del suo a voi, o ai vostri figlioli, che così verrebbe a lasciare al marito quello, che lui desidera, e anche mostrare l'amore che deve al fratello, e nipoti. Credo, che la sua dote non sia più di 500 scudi, e così verrà ad esser circa la metà del suo, quando avrà queste 430 piastre. Avrà caro sapere di questo il vostro parere. Con questo mi raccomando. Di Roma li 21 di settembre 1601.
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Ext.: Ai molto Ill.re Sig.r Fratello il Sig.r Tomasso Bellarmini.