180 Bellarmin � son fr�re Thomas 180 Rome, 7 septembre 1601.
Molto 111^^ Sig^ fratello. Quanto alle cose di Angelo,et
Cintia, si faccia la volunt� di Dio. A me pare verisimile che segui-
taranno le pedate degl'altri loro fratelli,et sorelle. Il Re di Spa
gna non � cosi ben guarito,come V. S. crede, perche doppo le nozze
jT se gli ^ scoperto il male nelle gambe.
Ms. Marsilio havendo inteso, che la causa della malattia di An
gelo sia stata l'infettione di mal franzese della madre, � di pare
re,che sia necessario il legno, massime se la cina non operi.
Ho conferito con Giuseppe del venire di V. S. � Roma, et voglio
dirgli il mio parere. Se V. S. ha gusto di venire, pu� fare quello
che vele, che sempre sar� ben vista. Ma fuora di questo, io non so
trovare ragione, perche habbia da pigliare questa fatiga, et fare
questa spesa, massime non ci essendo qua mutatione veruna. Ben l'es-
sorto � compire il voto di andare � Loreto, che fra l'andare,et il
^AT^oznare, non ricerca pi� di una settimana andando per Perugia, et
tornando per lamedesima via. Pure, come ho detto, tutto si rimette
in sua libert�.
Ho havuto caro l'a�v^ a� aviso del card. Borromeo. Il vescovo
di Montepulciano mi scrisse che quando fusse in Montepulciano s'in-
formaria meglio del negotio di madonna Giulia Mancini, et mi scriva
nia quello che dovesse fare. Non mi ha scritto poi niente, forse
che giudica il negotio troppo difficile, et forse aspetta di trat
tarne quando verr� � Roma.
Il Sig^ Commendatore Barga � stato vicino alla morte, ma bora
sta meglio. Mi raccomando � tutti di casa. Di Roma li 7 di settembre
1601.
Affmo fratello di V. S.
Il Card. Bellarmino.
Sig Thommasso Bellarmino.
Ext. : Al motto 111^^ Sig^^ il Sig^ Thommaso Bellarmino.Montepulcia
no.
F. B. 1. Autogr.
(cach.pap.)