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Molto Ill.re Sig.r fratello. Quanto alle cose di Angelo, e Cinzia, si faccia la volontà di Dio. A me pare verisimile che seguiteranno le pedate degli altri loro fratelli, e sorelle. Il Re di Spagna non è così ben guarito, come V.S. crede, perchè dopo le nozze se gli è scoperto il male nelle gambe.
Ms. Marsilio avendo inteso, che la causa della malattia di Angelo sia stata l'infezione di mal francese della madre, è di parere, che sia necessario il legno, massime se la cina non operi.
Ho conferito con Giuseppe del venire di V.S. a Roma, e voglio dirgli il mio parere. Se V.S. ha gusto di venire, può fare quello che vuole, che sempre sarà ben vista. Ma fuori di questo, io non so trovare ragione, perchè abbia da pigliare questa fatica, e fare questa spesa, massime non ci essendo qua mutazione veruna. Ben l'esorto a compiere il voto di andare a Loreto, che fra l'andare, e il tornare, non ricerca più di una settimana andando per Perugia, e tornando per la medesima via. Pure, come ho detto, tutto si rimette in sua libertà.
Ho avuto caro l'avviso del card. Borromeo. Il vescovo di Montepulciano mi scrisse che quando fosse in Montepulciano si informerebbe meglio del negozio di madonna Giulia Mancini, e mi scriverebbe quello che dovesse fare. Non mi ha scritto poi niente, forse che giudica il negozio troppo difficile, e forse aspetta di trattarne quando verrà a Roma.
Il Sig.r Commendatore Barga è stato vicino alla morte, ma ora sta meglio. Mi raccomando a tutti di casa. Di Roma li 7 di settembre 1601.
Aff.mo fratello di V.S.
Il Card. Bellarmino.
Sig.r Tommaso Bellarmino.
Ext.: Al motto Ill.re Sig.re il Sig.r Tommaso Bellarmino. Montepulciano.