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f. 127r


che ebbi nell'anno passato in quel tempo di natale dra 6 alli 7 hore di notte, leggendo anche altre gratie fatte a me, et ad altri notate nella vita di S.ta Rosalia (le quale cose ogni volta che le rivedevo sentevo il mio cuore molto infimmato di amore e devotione verso Dio. All'otto hore andai à far l'oratione, mi pareva che il mio cuore diventato di ferro. All'hora conobbi la mia miseria benediciendo Dio nelle opere sue dicendo Sig.re sò di certo che la vostra promissa non mi mancarà in questa notte, mà dall'altra parte vedevo che fra poco tempo sarò avvisato per andar all'offitio, che si canta in Sala, non potevo capire la cosa me và, frà tanti pensieri il Sig.re mi hà chiarito che sentì nel mio cuore una certezza stabile che io haverò la solita gratia con gli altri fratelli in sala, come è stata per gratia del Sig.re.
Si che finito fù il matutino, e cominciata la messa prima del nostro Padre Rettore Domenico Brunacci, subbito hebbi una certa allegrezza mirabile, accompagnata con tenerezza straordinaria, che non potevo tener lagrime cadute delli miei occhi.