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Venuto à Fiorenza il P. Baldassare ammirai tre cosse Prima e che niente mi dicesse e ne pur'una sillaba di doglianza di nesuno di Napoli, ò altri, benche <unclear>nonsino</unclear> mancava occasioni 2. Che fosse sereno nel parlare di cose divine a suoi <unclear>penitenti</unclear> a lacrime per devotione come già <unclear>novitio</unclear> 3. Come occupato in<unclear></unclear> di quella <unclear></unclear> e doppo tanti plausi in Napoli (stesse nel medessimo tempo de <unclear></unclear>) ed l'istessa tenerezza di divotione e padronanza di sé.<br>
 
Venuto à Fiorenza il P. Baldassare ammirai tre cosse Prima e che niente mi dicesse e ne pur'una sillaba di doglianza di nesuno di Napoli, ò altri, benche <unclear>nonsino</unclear> mancava occasioni 2. Che fosse sereno nel parlare di cose divine a suoi <unclear>penitenti</unclear> a lacrime per devotione come già <unclear>novitio</unclear> 3. Come occupato in<unclear></unclear> di quella <unclear></unclear> e doppo tanti plausi in Napoli (stesse nel medessimo tempo de <unclear></unclear>) ed l'istessa tenerezza di divotione e padronanza di sé.<br>
Avvisato da un suo compagno che per non sentir gridar vetturini gli dava più denaro del necesario e partoglene mi rispose è vero per passare il viaggio senza questi disturbi e con poco, <unclear>subito</unclear> di spendere alcuni girlii di più, anzi farne elemosina à questi poverelli che si saranno.
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Avvisato da un suo compagno che per non sentir gridar vetturini gli dava più denaro del necesario e partoglene mi rispose è vero per passare il viaggio senza questi disturbi e con poco, <unclear>subito</unclear> di spendere alcuni girlii di più, anzi farne elemosina à questi poverelli che si saranno<ref>Questo scritto è privo di firma, ma potrebbe tratarsi di una notizia fatta dal P. Domenico Brunacci. In una [[Page:BLMC 1667 04 20 1060 01-209.pdf/1|lettera inviata da Spoleto]], il P. Baldassare da avisso al P. Brunacci che pensa visitarlo dopo di essere andato a Loreto.</ref>.
  
  

Latest revision as of 21:40, 18 September 2023

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f. 75r


Venuto à Fiorenza il P. Baldassare ammirai tre cosse Prima e che niente mi dicesse e ne pur'una sillaba di doglianza di nesuno di Napoli, ò altri, benche nonsino mancava occasioni 2. Che fosse sereno nel parlare di cose divine a suoi penitenti a lacrime per devotione come già novitio 3. Come occupato in di quella e doppo tanti plausi in Napoli (stesse nel medessimo tempo de ) ed l'istessa tenerezza di divotione e padronanza di sé.

Avvisato da un suo compagno che per non sentir gridar vetturini gli dava più denaro del necesario e partoglene mi rispose è vero per passare il viaggio senza questi disturbi e con poco, subito di spendere alcuni girlii di più, anzi farne elemosina à questi poverelli che si saranno[1].

  1. Questo scritto è privo di firma, ma potrebbe tratarsi di una notizia fatta dal P. Domenico Brunacci. In una lettera inviata da Spoleto, il P. Baldassare da avisso al P. Brunacci che pensa visitarlo dopo di essere andato a Loreto.