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nome Baldassare. Finita la funtione fu condotto da quei Signori al Palazzo per bagiar la mano a S. E. il quale giaceva a letto et in esserli presente il Signor Baldassare, volse levarsi il buon vecchio e abbracciatolo teneramente la bagiò in fronte, lodando Dio che havesse aletto un huomo si degno per suo servo, e doppo varie dimostranze d'affetto, gli fè dono d'una collana d'oro coll'effigie della Beatissima Vergine e San Giovanni Battista pendente, e fattosi portar una spada, glela cinse colle sue proprie mani. Ringratiò il Signor Baldassare di tanto affetto a quel Eccellentissimo esi dedicò per suo servo perpetuo. Ciò finito fù honorato della sua tavola insieme con 4 Gran croci; e finito il pranzo, che fu cautissimo, si licentiò il Signor Baldassare da S. E. e fu condotto in casa del Illustrissimo Demandes, dove stette da quattro mesi trattato alla grande. In questo tempo s'infervoro si è più nell'amor di Dio e in tal guisa c'era l'esemplare della divotione a tutti, tra questo mentre s'<unclear>invogliò</unclear> di renunciare lo stato secolare, e farsi sacerdote per poter spargere il Sangue per Dio, il qual dessiderio mostrò nel medessimo istante che habbe la vocatione e chiese d'esser inviato in Roma; fu <unclear>esandito</unclear> ben che con puoco gusto del Signor Ballio il quale riceveva summa consolatione dalla sua presenza; sia perche vedeva il desiderio grande che il Signor Baldassare ne havea, giudicò far la volontà di Dio, con contentare e abattendosi l'occasione della partenza del Eccllentissimo Signor Gran Prior di Navarra Frà [[Name::Redin, Martin de|Martin di Redin]], il quale andava Vicere in Sicilia gli fu raccomandato il detto Signor Baldassare, che lo conducesse infin a Palermo, e di li l'inviase ed un buon passaggio a Roma al Signor Imbasciadore della Religione Partì col detto Signor Vicere e giunto in Palermo si stava aspettando occasione per effettuar il suo desiderio, ma come volse Dio, il quale il tutto disponeva a suo modo, no si potè giamai trovare passaggio <unclear>appernuno</unclear> da poterlo trasferire in Roma, tanto più che in quei tempi c'era la peste in Napoli, onde fù necessitato trattenersi in corte del Signor Vicere, il quale molto l'honorava, <span style="color:Red">ma egli con spirito grande rifiutava ogni qualunque honore che li veniva fatto, fu riconosciuto da tutta quella Città per il personaggio che era, e ciaschiduno di quei Signori ambiva potergli compimentare, ma egli sfuggiva ogni honore</span>, stando sempre ritirato nella Chiesa del Nostro Giesù; mai ha voluto andar in carozza, ne in sedia per tutto quel tempo che stette in Palermo dicendo che non era bene che un Christiano si facesse portar in collo da un altro christiano, e che egli haveva di gia lasciato il Mondo, e che non voleva
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nome Baldassare. Finita la funtione fu condotto da quei Signori al Palazzo per bagiar la mano a S. E. il quale giaceva a letto et in esserli presente il Signor Baldassare, volse levarsi il buon vecchio e abbracciatolo teneramente la bagiò in fronte, lodando Dio che havesse aletto un huomo si degno per suo servo, e doppo varie dimostranze d'affetto, gli fè dono d'una collana d'oro coll'effigie della Beatissima Vergine e San Giovanni Battista pendente, e fattosi portar una spada, glela cinse colle sue proprie mani. Ringratiò il Signor Baldassare di tanto affetto a quel Eccellentissimo esi dedicò per suo servo perpetuo. Ciò finito fù honorato della sua tavola insieme con 4 Gran croci; e finito il pranzo, che fu cautissimo, si licentiò il Signor Baldassare da S. E. e fu condotto in casa del Illustrissimo Demandes, dove stette da quattro mesi trattato alla grande. In questo tempo s'infervoro si è più nell'amor di Dio e in tal guisa c'era l'esemplare della divotione a tutti, tra questo mentre s'invoglio di renunciare lo stato secolare, e farsi sacerdote per poter spargere il Sangue per Dio, il qual dessiderio mostrò nel medessimo istante che habbe la vocatione e chiese d'esser inviato in Roma; fu esaudito ben che con puoco gusto del Signor Ballio il quale riceveva summa consolatione dalla sua presenza; sia perche vedeva il desiderio grande che il Signor Baldassare ne havea, giudicò far la volontà di Dio, con contentare e abattendosi l'occasione della partenza del Eccllentissimo Signor Gran Prior di Navarra Frà [[Name::Redin, Martin de|Martin di Redin]], il quale andava Vicere in Sicilia gli fu raccomandato il detto Signor Baldassare, che lo conducesse infin a Palermo, e di li l'inviase ed un buon passaggio a Roma al Signor Imbasciadore della Religione Partì col detto Signor Vicere e giunto in Palermo si stava aspettando occasione per effettuar il suo desiderio, ma come volse Dio, il quale il tutto disponeva a suo modo, no si potè giamai trovare passaggio <unclear>appernuno</unclear> da poterlo trasferire in Roma, tanto più che in quei tempi c'era la peste in Napoli, onde fù necessitato trattenersi in corte del Signor Vicere, il quale molto l'honorava, <span style="color:Red">ma egli con spirito grande rifiutava ogni qualunque honore che li veniva fatto, fu riconosciuto da tutta quella Città per il personaggio che era, e ciaschiduno di quei Signori ambiva potergli compimentare, ma egli sfuggiva ogni honore</span>, stando sempre ritirato nella Chiesa del Nostro Giesù; mai ha voluto andar in carozza, ne in sedia per tutto quel tempo che stette in Palermo dicendo che non era bene che un Christiano si facesse portar in collo da un altro christiano, e che egli haveva di gia lasciato il Mondo, e che non voleva
  
  

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f. 290r


nome Baldassare. Finita la funtione fu condotto da quei Signori al Palazzo per bagiar la mano a S. E. il quale giaceva a letto et in esserli presente il Signor Baldassare, volse levarsi il buon vecchio e abbracciatolo teneramente la bagiò in fronte, lodando Dio che havesse aletto un huomo si degno per suo servo, e doppo varie dimostranze d'affetto, gli fè dono d'una collana d'oro coll'effigie della Beatissima Vergine e San Giovanni Battista pendente, e fattosi portar una spada, glela cinse colle sue proprie mani. Ringratiò il Signor Baldassare di tanto affetto a quel Eccellentissimo esi dedicò per suo servo perpetuo. Ciò finito fù honorato della sua tavola insieme con 4 Gran croci; e finito il pranzo, che fu cautissimo, si licentiò il Signor Baldassare da S. E. e fu condotto in casa del Illustrissimo Demandes, dove stette da quattro mesi trattato alla grande. In questo tempo s'infervoro si è più nell'amor di Dio e in tal guisa c'era l'esemplare della divotione a tutti, tra questo mentre s'invoglio di renunciare lo stato secolare, e farsi sacerdote per poter spargere il Sangue per Dio, il qual dessiderio mostrò nel medessimo istante che habbe la vocatione e chiese d'esser inviato in Roma; fu esaudito ben che con puoco gusto del Signor Ballio il quale riceveva summa consolatione dalla sua presenza; sia perche vedeva il desiderio grande che il Signor Baldassare ne havea, giudicò far la volontà di Dio, con contentare e abattendosi l'occasione della partenza del Eccllentissimo Signor Gran Prior di Navarra Frà Martin di Redin, il quale andava Vicere in Sicilia gli fu raccomandato il detto Signor Baldassare, che lo conducesse infin a Palermo, e di li l'inviase ed un buon passaggio a Roma al Signor Imbasciadore della Religione Partì col detto Signor Vicere e giunto in Palermo si stava aspettando occasione per effettuar il suo desiderio, ma come volse Dio, il quale il tutto disponeva a suo modo, no si potè giamai trovare passaggio appernuno da poterlo trasferire in Roma, tanto più che in quei tempi c'era la peste in Napoli, onde fù necessitato trattenersi in corte del Signor Vicere, il quale molto l'honorava, ma egli con spirito grande rifiutava ogni qualunque honore che li veniva fatto, fu riconosciuto da tutta quella Città per il personaggio che era, e ciaschiduno di quei Signori ambiva potergli compimentare, ma egli sfuggiva ogni honore, stando sempre ritirato nella Chiesa del Nostro Giesù; mai ha voluto andar in carozza, ne in sedia per tutto quel tempo che stette in Palermo dicendo che non era bene che un Christiano si facesse portar in collo da un altro christiano, e che egli haveva di gia lasciato il Mondo, e che non voleva