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f. 289r

si subutania non sapeva quel che si dire, dubitando che non fosse qualche inganno, ma chiarito da segni evidenti della vocatione, fermi d'intendere che quella era manus Dei, che l'haveva toccato, e interrogatolo come ciò avvenuto fosse: così Maometto rispose, me presente, che fui testimonio di veduta e d'udito.
Signore mentre io mi pose a riposare sul bel prender del sonno mi parve essere in un mar di fuoco, e sentendomi bruggiare gridava domandando aiuto; quando ecco, che mi si fè inanzi un huomo vestito alla sacerdotale con un camauro in capo, il quale mi pose la mano e mi caccio da quel mare infocato.
Io vedendomi libero, e posto in una spiaggia amenosissima, e tutta fiorita, mi buttai in terra per bacciarli i piedi; e ringratialo del beneficio, gli chiesi, che mi significasse chi lui fosse per potergli rimaner obligato. A questo egli mi rispose ponendomi su il capo la mano, la quale era adornata di varie croci di gemme. Io son il battesimo, il quale libero dell'inferno quelli, che vogliono credere alla lege di Christo, e se tu vorrai credere ad essa, sarai fatto libero, da quelle pene, alle quali son destinati tutti i seguaci di Maometto profeta falso, e ingannatore. Sta di buon cuore e mette in esecutione quanto ti sarà detto; e abbracciandomi, e bagiandomi la fronte sparì, et io mi svegliari tutt'altro. E per priego Vostra Illustrissima, vogliate ricevermi per figlio, e farmi effectuar il mio desiderio e ciò dicendo, non cesava di piangere, e singhiozzar detertando la sua vita malmenate, passò tutta quella notte senza chiuder occhio, sempre piangendo e flagellandosi, nè niuno poteva impedirlo. Ritirato quel Signore a riposare, sul far del giorno della mattina seguente, fu visitato dal Signor Bailo e trovatolo nel medesimo tenor della notte passata; anzi più fervente, e doppo varii interrogationi, e sperimenti fu inviato al Collegio a nostri Padri per esaminarlo, e chiarirsi della vocatione, i quali trovatolo fermo e sodo, han testimoniato che sua conversione era cosa di Dio, come fu quella di San Paolo, perchè i segni, che dava eran straordinarissimi. Si fè tagliar subito la coda che portava in capo con molta consolatione dell'anima sua e mutato habito fu dalla magnificenza del Signor Baglino, vestito richamente da cavaliere, assignandole un paggio che lo servisse dietro, ricendolo d¡allhora e per figlio, e per cammerata indivisibile. Fu il giorno della sua conversione se mal non erro, il 12 di Giugno. Gli fù assignata persona, che lo cathechizzasse, e gl'insignasse i primi rudimenti di nostra Santa Fede, e quali apprese con tanta vivacità d'ingegno, e lume straordinario, che faceva stupire a chiunque l'udiva, poichè haveva per Maestro lo Spirito Santo

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