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Attione recitata per la venuta del cardinale di Sant’Onofrio

venuta fu rappresentata in palco un’attione composta dal padre Leone Santi in lingua latina intitolata con questo titolo: Viaticum Peregrinae fabula praetextata pro ludis Virginalibus die Deipare invisenti Elisabetha sacro, in gratia seminarianae iuventutis. Si vede in stampa quest’attione nel 2° libro Floridorum di detto padre. Furono tre atti con dodici personaggi oltre li chori di musica et altri intermezzi. Detta attione fu fatta apposta per ricevere detto eminentissimo cardinale di Sant’Onofrio, quale si compiacque assai di tal recitamento, e disse al sommo pontefice suo fratello di non haver riceuto ricreatione maggior a’ dì suoi con tanta soddisfatione del Seminario. Visitò tutte le camere e le congregationi quali erano molto ben adornate e state presentate all’elettione dell’officiali et in luogo dell’oratione poema lirico solito recitarsi in tali solennità fu recitata la sopradetta attione. Si ornò anco la sala in lode del cardinale Sant’Onofrio e di tutto restò consolatissimo. Per detta festa fu fatto un frontale per l'Altare della Congregatione da Giovanni

Domenico Spinola, quale si vede con la sua Arma et è il più ricco che habbi detta congregatione, con fogliami riportati di lama

Quest'anno nel mese di febraro fu dato principio al collegio de convittori di Pistoia, qual sempre è andato crescendo sopra li cinquanta convittori nobili

Nel salone del collegio Romano fu adottorato quest'Anno Lorenzo Raggi, Genovese, nepote di mons. Raggi, Chierico di Camera. Fu adottorato in filodofia presente il Card.e Francesco Barberino e per la musica che fu fatta, fece stampare alcuni Versi con questo titolo Sæculum Barberinum sive ætas aurea ad musicos numeros decantata.
Il figliolo dell'Ambasciator di Spagna, Marchese di Castel Rodriguez, D. Francisco di Moura, Portughese, recitò quest'Anno nel salone del collegio Romano un oratione in lode di S. Elisabetta, Regina di Portugallo, dedicata si vede in stampa al Card.eFrancesco Barberino, che si trovò presente con molt'altri Cardinali e Prelati. La detta oratione ha per titolo Iris Lusitana.