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Come non corre il fuoco ad abbruciar quest’alma? E non inonda il mare ad affogrami in esso? Congiurino l’elementi e conspirino tutti alla mia morte, ma che sorge à me che morir bramo altre guise di morte? Ecco ch’a questo effetto credo io restasse alle mie mani il ferro che ber dovea del mio nemico il sangue, Horsù ferro pietoso aprimi queste vene e à forza tira l’alma dal petto infame ò forse inorridisci entrar per breve spatio in questo seno albergo sol di peste e di veleno? Non sgombra dal mondo un traditore il più fero e crudele ch’havesse mai l’inferno, et ecco pur ch’io moro, godino tutti alla mia morte e sia pietade istessa hoggi per me crudele e con la vita mia perisca il nome e la memoria, à un tratto lascio il mio corpo ad esser cibo infame delle più crudeli fere, e questo ferro à i disperati io lascio e questo fine tanto infausto et horrendo à tutti i traditori e l’alma infame lascio all’inferno et ecco ch’à quella parte più secreta e chiusa ritiro i passi e mi trafiggo il petto.
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Come non corre il fuoco ad abbruciar quest’alma? E non inonda il mare ad affogrami in esso? Congiurin l’elementi e conspirino tutti alla mia morte, ma che <gap/> sorge à me che morir bramo altre guise di morte? Ecco ch’a questo effetto cred'io restasse alle mie mani il ferro che ber dovea del mio nemico il sangue Horsù ferro pietoso aprimi queste vene e à forza tira l’alma dal petto infame ò forse inorredisci entrar per breve spatio in questo seno albergo sol di peste e di veleno? Non sgombra dal mondo un traditore il più fero e crudele ch’havesse mai l’inferno, et ecco pur ch’io moro, godino tutti alla mia morte e sia pietade istessa hoggi per me crudele e con la vita mia perisca il nome e la memoria, à un tratto lascio il mio corpo ad esser cibo infame delle più crudele fere, e questo ferro à i disperati io lascio e questo fine tanto infausto et horrendo à tutti i traditori, e l’alma infame lascio all’inferno et ecco ch’à quella parte più secreta e chiusa ritiro i passi, e mi trafiggo il petto. <br> Atto 3<sup>o</sup> scena 14<sup>a</sup>

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Come non corre il fuoco ad abbruciar quest’alma? E non inonda il mare ad affogrami in esso? Congiurin l’elementi e conspirino tutti alla mia morte, ma che sorge à me che morir bramo altre guise di morte? Ecco ch’a questo effetto cred'io restasse alle mie mani il ferro che ber dovea del mio nemico il sangue Horsù ferro pietoso aprimi queste vene e à forza tira l’alma dal petto infame ò forse inorredisci entrar per breve spatio in questo seno albergo sol di peste e di veleno? Non nò sgombra dal mondo un traditore il più fero e crudele ch’havesse mai l’inferno, et ecco pur ch’io moro, godino tutti alla mia morte e sia pietade istessa hoggi per me crudele e con la vita mia perisca il nome e la memoria, à un tratto lascio il mio corpo ad esser cibo infame delle più crudele fere, e questo ferro à i disperati io lascio e questo fine tanto infausto et horrendo à tutti i traditori, e l’alma infame lascio all’inferno et ecco ch’à quella parte più secreta e chiusa ritiro i passi, e mi trafiggo il petto.
Atto 3o scena 14a