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Chris. Confido in lui, che mi produsse al mondo Idolt. e chi tuo padre fù, chi l'esser diede à te vil feminuccia? Se fù quel ladro forse quello che da giudei sospeso in croce per i suoi falli fù, per suoi misfatti. Chr. Appunto, mà non tal, qual empia bocca antro del cieco abisso hor lo deprime, egli è il vero Signor Dio delli Dei, Monarca eterno, che con giusta legge con dritto scettro il tutto move e regge. Idol. Negar non puoi, ch'al fin fù crocifisso. Chris. Amor lo spinse alla bell'opra, Amore Idol. Comunque sia viltà pur grande è questa. Chris. generoso è quel core che per amor si more. Idol. Si quando à nobil morte il vivere soggiace, mà spogliato morir, appeso à un tronco, morir da ladro, e frà ladroni affisso tenuto infame e seduttor di gente villan superbo e di menzogne autore, e tù non temi dir ch'egli sia Dio e dir che generoso è il suo morire? Chris. Generosa pur troppo è quella morte, se da man di chi mor pende la vita. Idol. Vuoi dir che in sua balia fù il vivere, ò il morire Chris. Sì libero fù sempre à questo e à quello Idol. Sciocca sarei, se tutto ciò credessi. Chris. e tal appunto sei, perché nol credi e sono ancor color, che teco insieme affermano ciò col cor perverso e duro mà Dio che tutto può, ciò tutto vede.