Page:APUG 1293 Trionfo del Giappone Colomera.pdf/8

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che misera soggiaci astretta e cinta con tuo disonor trà lacci e trà catene Chr. O' tù del gran Giappon non già Regina qual col stolto pensier altrui ti rendi si dell'alme empia ch'il core e la ragion incanti à che superba? à che cotanto ardisci? Dunque vinta da te son io? io vinta? del mio Dio, del vero Dio promessa hò certa pur di non dover perire ò sia caso, ò fortuna, ò empia sorte, né per spada, ò per sangue, ò per ragione già mai l'impero mio, l'honor, la gloria rimarrà estinta e tu presumi ancora contro il divin divieto, anzi tanto otre t'inalzi e gonfi al fin, che dato bando à vergogna è rossor, sei tutta contenta all'hora che più vinta e perdidtrice farti appellar col nome di Regina e la perdita tua chiamar trionfo. Idol. Taci lingua bugiarda e mentitrice taci, al cospetto mio cotanto ardisci? Chr. Ardisco sì, né mi vergogno ancora scioglier la lingua, et l'accenti la voce, et aventar parole, sparger inchiostri, et arrotar la penna contro di te, e tutto ciò che insegni di falsità e d'empietà maestra. Idol. e donde tutto ciò vil serva e schiava hor già presumi? in cui tu confidi? Chris.