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e quel che non potrà la man, l’ingegno, adopraran li carmi, adopraran vedrò se mai potrai fanciullo inerme resistere del paro contro l’Inferno armato. questa verga incantata, e questo libro porrà in effetto i miei disegni, all’hora ti pentirai Evandro, d’haver difeso il Duce, all’hor ti pentirai Duce d’ahaver difeso Paulo e suoi compagni e voi ancora gente malnata, e piena d’inganni e frodi delle speranze vostre fia pentimento il frutto. mà vola il tempo, e non s’arresta un punto e in questo tempo di fatti e non parole. ecco m’accingo all’opra favorisca Pluton, le furie e i mostri horrendi dell’abisso, i miei detti, i miei carmi ecco che giro in occidente il volto, acciò si come il sole in occidente more, così la morte giunghi sopra Paulo, compagni, Evandro, il Duce. con questa verga il suol tre volte giro, volgo del libro le vergate carte, e chiamo i neri spirti alla luce del sole, venite homai, venite dalle tartaree grotte spiriti generosi e gonfiando di rabbia i lumi ardenti

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