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ecco come si cangia il pianto in riso, e la mestizia in gioia, e dove pria la guerra diè spavento e terrore frà le vittorie hor ci godiam la pace.
Evand. A sì nobil vittoria Signor del nostro Duce un più nobil trionfo convien che s'apparecchia, et io s'aggrada à noi con un nobil drappel di cavalieri vuò gir ad incontrar il vincitore, sapete ben quanto m'è caro ò padre il gran Duce Augustin, farò ch'in questo almen conosca in parte l'amor, con che io l'amo.
Rè. Evandro figliol caro ch'in età giovenile chiudi pensier senile, molto aggrado il tuo affetto verso il Duce Augustino e vuò che sappi ancora ch'io l'amo, e tengo caro e posso dir con verità già chiara ch'il scettro, e la corona dalle sue man conosco.
Evan. Tant'è Signor mà assai mi meraviglio come trà tante imprese fatte in favor del Regno non l'habbi mai in qualche grado assunto ben giusto premio à chi fedel si mostra alla Real Corona
Rè. sempre

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