Page:APUG 1293 Trionfo del Giappone Colomera.pdf/20

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quell'appunto, da cui quanto mal, quanto danno hoggi nel mondo habbiamo lui solo n'è l'autor, lui sol cagione che non fe', che non disse, che non oprò l'infame e che non fanno oprar li propri figli fin nel Giappon, nella mia propria casa, ove altri mai tentò metter il piede ardiscono rubar l'alme rubelle et io lo miro e soffro e voi lo mirate e soffrite Ahi dolore, ahi dolore, ahi mia rabbia e furore
Asmo. Compon lo sdegno alfin, racqueta l'ira ò mio duce e signor, a che cotanto darsi in preda al dolor?, all'opra, all'opra, hoggi Asmodeo vedrai quel che saprà mai fare hoggi, hoggi io dico vuò scatenar dalla sua sede il mondo e trarlo tutto à forza sotto la sua bandiera non t'è noto il valor di questo braccio? quante volte il mio petto sparse infettando l'aria mortifero veleno? quante volte tempeste mossi in cielo, et in mare si che pareva il cielo nel mar precipitarlo tu sei fuora di mente, ò mio Duce e i furti e le rapine, l'inganni e tradimenti