Difference between revisions of "Fondo Collegio Romano"

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L'auto-rappresentazione della Compagnia di Gesù nella propria storiografia scandiva la sua scrittura con una serie di date che raccontano gli eventi fondazionali: la vita dei suoi santi, dei suoi martiri, le nascite delle provincie. Il gesuita Athanasius Kircher spinto dal suo universalismo e dal desiderio di trovare un sistema che fosse capace di concentrare la disgregazione della modernità che avanzava, sognò anche con un orologio universale capace di segnare sincronicamente l’ora in tutto l’orbe. Il suo ''horoscopium catholicum Societatis Iesu'', fatto in onore all’elezione del superiore generale Pietro Caraffa e destinato alla sua ''Ars magna lucis et umbra''e (1646), è costituito di un frondoso albero che s’innesta nel corpo stesso di Ignazio e irradia i suoi innumerevoli rami ''ab ortu solis usque ad occasum''. <br>
 
L'auto-rappresentazione della Compagnia di Gesù nella propria storiografia scandiva la sua scrittura con una serie di date che raccontano gli eventi fondazionali: la vita dei suoi santi, dei suoi martiri, le nascite delle provincie. Il gesuita Athanasius Kircher spinto dal suo universalismo e dal desiderio di trovare un sistema che fosse capace di concentrare la disgregazione della modernità che avanzava, sognò anche con un orologio universale capace di segnare sincronicamente l’ora in tutto l’orbe. Il suo ''horoscopium catholicum Societatis Iesu'', fatto in onore all’elezione del superiore generale Pietro Caraffa e destinato alla sua ''Ars magna lucis et umbra''e (1646), è costituito di un frondoso albero che s’innesta nel corpo stesso di Ignazio e irradia i suoi innumerevoli rami ''ab ortu solis usque ad occasum''. <br>
 
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La disseminazione della Compagnia nello spazio permetteva una lettura sinottica del tempo. La storia iconografica dell’albero conobbe un lungo sviluppo. Non pochi di questi alberi gesuitici, a partire del secolo XVIII, cominciarono a ostentare i suoi rami spezzati testimoniando le parziali soppressioni o espulsioni; così lo attesta l’''Arbre géographique contenant les établessiments de jésuites par toute la terre'' (1764)  di Louis Denis. La Compagnia ristabilita riprenderà questo desiderio di rappresentazione spaziale della sua presenza e così disegnare la sua continuità.  
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La disseminazione della Compagnia nello spazio permetteva una lettura sinottica del tempo. La storia iconografica dell’albero conobbe un lungo sviluppo. Non pochi di questi alberi gesuitici, a partire del secolo XVIII, cominciarono a ostentare i suoi rami spezzati testimoniando le parziali soppressioni o espulsioni; così lo attesta l’''Arbre géographique contenant les établessiments de jésuites par toute la terre'' (1764)  di Louis Denis. La Compagnia ristabilita riprenderà questo desiderio di rappresentazione spaziale della sua presenza e così disegnare la sua continuità. Il binomio continuità/discontinuità, anche se non nuovo nella storiografia dell’Ordine, riprenderà con maggior vigore nel secolo XIX, per affiorare diversamente ancora nella contemporaneità.  <br>
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A partire del secolo XIX si è verificata una ''temporalizzazione'' della storia la quale si presenta con due caratteristiche fondamentali: una laicizzazione del tempo e un’accelerazione del suo ritmo. Il ritorno dei gesuiti al Collegio Romano che potrebbe avere il sapore di una rivincita pronto aprirà la strada a nuove sfide e violenti conflitti.
  
 
IL 17 maggio 1824 papa Leone XII col breve [https://www.vatican.va/content/leo-xii/it/documents/breve-cum-multa-17-maggio-1824.html ''Cum multa''] ordina la restituzione alla Compagnia di Gesù del Collegio Romano. Si determina di consegnare al Preposito Generale P. Luigi Fortis detto collegio insieme alla Chiesa di Sant'Ignazio, ai musei, alla biblioteca, all'osservatorio astronomico e al contiguo Osservatorio del P. Caravita.
 
IL 17 maggio 1824 papa Leone XII col breve [https://www.vatican.va/content/leo-xii/it/documents/breve-cum-multa-17-maggio-1824.html ''Cum multa''] ordina la restituzione alla Compagnia di Gesù del Collegio Romano. Si determina di consegnare al Preposito Generale P. Luigi Fortis detto collegio insieme alla Chiesa di Sant'Ignazio, ai musei, alla biblioteca, all'osservatorio astronomico e al contiguo Osservatorio del P. Caravita.

Revision as of 17:54, 8 March 2024

Nel 2024 si celebreranno i duecento anni dalla restituzione del Collegio Romano alla Compagnia di Gesù.

L'Archivio Storico della PUG è promotore del progetto di ricerca:
Il Collegio restituito (1824-1873): un complesso documentario specchio della società ottocentesca.

Nel caso in cui si voglia partecipare alle iniziative per il bicentenario, singolarmente o con il proprio ente di ricerca, si prega di sottoporre a valutazione il proprio progetto compilando il form.


Atto di restituzione del Collegio Romano alla Compagnia di Gesù (copia sottoscritta dal notaio in data 4 febbraio 1825) APUG I-a, c. 1r

Introduzione

L'albero spezzato

Arbre généalogique contenant les établissements des Jésuites par toutes la terre et le nombre des sujets qui composent. Particolare. Musée Carnavalet, Histoire de Paris

L'auto-rappresentazione della Compagnia di Gesù nella propria storiografia scandiva la sua scrittura con una serie di date che raccontano gli eventi fondazionali: la vita dei suoi santi, dei suoi martiri, le nascite delle provincie. Il gesuita Athanasius Kircher spinto dal suo universalismo e dal desiderio di trovare un sistema che fosse capace di concentrare la disgregazione della modernità che avanzava, sognò anche con un orologio universale capace di segnare sincronicamente l’ora in tutto l’orbe. Il suo horoscopium catholicum Societatis Iesu, fatto in onore all’elezione del superiore generale Pietro Caraffa e destinato alla sua Ars magna lucis et umbrae (1646), è costituito di un frondoso albero che s’innesta nel corpo stesso di Ignazio e irradia i suoi innumerevoli rami ab ortu solis usque ad occasum.

Horoscopium-Catholicum-Societ-Iesu-1646-Athanasius-Kircher-Source-Ars-Magna-Lucis-et.png

La disseminazione della Compagnia nello spazio permetteva una lettura sinottica del tempo. La storia iconografica dell’albero conobbe un lungo sviluppo. Non pochi di questi alberi gesuitici, a partire del secolo XVIII, cominciarono a ostentare i suoi rami spezzati testimoniando le parziali soppressioni o espulsioni; così lo attesta l’Arbre géographique contenant les établessiments de jésuites par toute la terre (1764) di Louis Denis. La Compagnia ristabilita riprenderà questo desiderio di rappresentazione spaziale della sua presenza e così disegnare la sua continuità. Il binomio continuità/discontinuità, anche se non nuovo nella storiografia dell’Ordine, riprenderà con maggior vigore nel secolo XIX, per affiorare diversamente ancora nella contemporaneità.
A partire del secolo XIX si è verificata una temporalizzazione della storia la quale si presenta con due caratteristiche fondamentali: una laicizzazione del tempo e un’accelerazione del suo ritmo. Il ritorno dei gesuiti al Collegio Romano che potrebbe avere il sapore di una rivincita pronto aprirà la strada a nuove sfide e violenti conflitti.

IL 17 maggio 1824 papa Leone XII col breve Cum multa ordina la restituzione alla Compagnia di Gesù del Collegio Romano. Si determina di consegnare al Preposito Generale P. Luigi Fortis detto collegio insieme alla Chiesa di Sant'Ignazio, ai musei, alla biblioteca, all'osservatorio astronomico e al contiguo Osservatorio del P. Caravita.

Il fondo

La documentazione riferibile alla storia della rifondazione del Collegio Romano, dal 1824 al 1873, si compone di 95 segnature nel Fondo generale denominato Fondo APUG e di 130 volumi e faldoni miscellanei in un fondo a parte denominato Fondo Collegio Romano.
Il materiale è prodotto principalmente nel XIX secolo ma è ricco di riferimenti a fonti anche più antiche; significativi inoltre i materiali cinquecenteschi relativi alla fondazione del Collegio Romano, quali i primissimi atti accademici datati 1575-1582 (conservati in APUG 135B) raccolti nell'Ottocento come materiale documentario.

Il progetto di censimento

Il fondo è stato oggetto di una tesi di diploma (Archivistica generale, Scuola Speciale per archivisti e bibliotecari - SAPIENZA Università di Roma, 2012) realizzata da Claudia Donadelli: Inventario del Fondo Collegio Romano presso l'Archivio storico della Pontificia Università Gregoriana. Nell'inventario il materiale documentario è stato suddiviso in serie specifiche in base a quelle utilizzate nell'Archivum Romanum Societatis Iesu, l'archivio generale della Compagnia.
Quel lavoro costituisce uno studio preliminare alla compilazione di un inventario vero e proprio per il quale si prevede di eseguire la verifica direttamente sui materiali documentari.
Si realizzeranno descrizioni estese del Fondo Collegio Romano nel database di ManusOnLine alle quale dovranno integrarsi le schede del Fondo APUG relative a documenti ottocenteschi inerenti al progetto.
Alcuni documenti, per i quali si prevede la realizzazione di una edizione critica digitale, saranno inseriti in questa piattaforma (cfr. la pagina del documento APUG 135-I-a).


Stato di conservazione dei documenti

Carte e fascicoli sciolti databili tra il 1822 e il 1860 (F.C. 1681)

I materiali del fondo si presentano principalmente nella forma di fascicoli o carte sciolte, talvolta con cuciture precarie, conservati in camicie di carta o cartelle di cartone.

I registri e i diari hanno invece forma libraria con legature in cartone o in quarto di pergamena e riportano spesso l'indicazione delle antiche collocazioni. I danni principali riguardano le carte che presentano strappi e lacune, oltre agli inchiostri acidi che hanno provocato l'imbrunimento della carta. I documenti andranno restaurati e collocati in cartelline a ph neutro.

Serie archivistiche

INDICE DEI NOMI


Repertori

Instrumenta originalia et tituli

Istrumenti originali e titoli manu publici subscripti comprovanti i diritti di proprietà, i privilegi e i benefici spettanti al Collegio romano custoditi negli appositi cassetti nell'archivio.

Copialettere

Litterae annuae

Sono le relazioni che si dovevano inviare co scadenza annuale al provinciale che doveva trasmetterle al generale: in esse veniva descritta, in forma di compendio storico, le attività svolte nel collegio durante l'anno accademico trascorso.
In questa serie si inserisce anche il diario del raccoglitore dei punti per le lettere annue.

Historia domus

Informazioni destinate a circolare all'interno dell'organizzazione.

Relazioni

Le relazioni hanno carattere narrativo e sono finalizzate a formire conoscenza e informazioni all'interno della Compagnia di Gesù.

Liber consultationum

Sono registri in cui vengono annotati i provvedimenti e delibere discusse nelle riunioni cui partecipano il Rettore e i consultori.

Disciplina domestica

Include tutte le serie utili alla quotidiana amministrazione dei corsi di studio e alla Ratio studiorum.

Inventari

Inventari di oggetti appartenenti a organi e locali del Collegio romano.

Accademie

Mezzo per i migliori studenti per esercitarsi e perfezionarsi ulteriormente, quindi al contribuire allo sviluppo scientifico.

Tesi

Discussioni di tesi nelle quali lo studente difende la asserzione pubblicamente. Erano stampate e distribuite per assicurare la massima pubblicità.

Distribuzione dei premi

Strumento per incentivare lo studio; avveniva con una solenne cerimonia pubblica.

Litterariae exercitationes

Esercitazioni poetiche

Saggi delle scuole di grammatica e umanità

Ephemerides

Registri di biblioteca

I registri di biblioteca nascevano e si conservavano bella biblioteca stessa.

Registri e fascicoli contabili

Amministrazione della contabilità; la tenuta dei registri spettava al Procuratore del Collegio, che ne doveva rendere conto al rettore.