Rome,26 SEptembre 1605-' Bellarmin � son neveu(g^bert?j
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/ Molto 111ro S�gr nipote. Ho mandato la settimana passata
cento cinquanta piastre al Sig Thommaso et altre tante ne mandar�
al giugno, se Dio ci dar� vita, et al marzo pagar� vintiquattro pi-
astre al monasterio di S.Bernardo per le vostre sorelle et altre-
jT tante al settembre. Et hora pensavo mettere da banda � ne monti
qualche quantit� di denari per le doti delle vostre sorelle, una
delle quali gi� � di tempo et, come intendo, per ogni modo vole es-
esser maritata. Si che mi saria caro che vostro padre vi vestisse
et non gravasse me, et non impedisse il far le doti alle sue fig-
iiole. Ma se sia necessario vestirvi con denari � panni di Roma,
scrivete pi� chiaro quanto ci bisogni,et io vddero quello che pot
r� fare.
Attendete con ogni diligenza allo studio et alla
divotione,se vole che io vi voglia bene. Desidero che le vostre
lettere siano scritte con buona ortografia et con i debiti termini
/y" di creanza, et in particulare la sottoscritta ha da essere humlle
et riverente; che cos� usano tutti i signori quanto si voglia gran
di verso i loro maggiori, come padri � zii � parenti di maggior
grado, che nelle sottoscritte non si chiamano figlioli � nipoti,
ma humilissimi servitori; et � ci� habbiate essempi domestici, vi
mando tre sottoscritte de vostri parenti, et cos� sono quelle deg-
1^ altri.
Mi scordavo dirvi che mi mandiate la copia della
bolla del duca di Savoia intorno alla vostra commenda, � ci� io
possa sapere quando sara tempo di mandarvi � Torino. Iddio vi ben-
edioa. Di Roma li 26 di &#ttembre 1605.
vostro zio amorevolissimo.
il Card. Bellarmino.
ArchilJ Lettere originali .. /