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Capone, vera le 10 avr�l 1603.

332 Bellarmin au Cardinal de Florence.

/ Nel sinodo provincialem,che habbiamo celebrato li giorni pas

sati, sono venute querele moltissime et gravissime da cleri et da po

puli di Caiazza et di Theana; et si � visto come in quelle due chie

se per le discordie continue che hanno li Vescovi con i Vicarii Apo-

^f*stolici et per altre cause ogni cosa v� in rovina, le chiese materia

li, l'entrate episcopali, gl'officii divini, l'administratione de

Sacramenti, il culto debito alla Santissima Eucharistia et alle sa

cre reliquie, et finalmente i costumi de populi et le anime ricom

prate con il pretioso sangue di Christo. Per questo l'istesso sinodo

ha dichiarato esserci cause sufficienti per le quali il Metropolita

no possa et debbia visitare quelle due chiese conforme al decreto

del concilio di Trento, sess.24,cap.3, per rimediare quello che si

pu�, et di quello che non sip pu� darne aviso alla santa Sede apos

tolica, � ci� con la sua suprema authorit� proveda. [ Ma perche in-

tendo che questo decreto del concilio di Trento non � in uso]... Ma

� me non � parso conveniente pigliare l'assunto di visitare queste

chiese, senza prima darne conto alla Sacra congregatione, et per mez

zo di essa �

Signore. Per� vengo con questa � far sapere � V. S.

Ill^a come il concilio nostro provinciale ha essaminato et approvato

le cause che si adducono per la necessit� della visita delle chiese

di Caiazza et Theana; et di pi� la supplico sia servita farne parte

con N Signore etcon la sacra congregatione, et ordinarci quello si

debbia fare. Et finalmente gli metto in consideratione che dovendosi

visitare queste chiese,saria meglio commettere quest'offitio ad al-

cuno piu esperto et meno occupato di me, come saria il Vescovo di

Calvi,� quello di Sessa,� quello di Caserta. Et questo non lo scrivo

per cerimonia � modestia, ma perche giudico esser cosi piu servitio

di Dio et utile delle chiese,et � me daria una grafia singularissima

essere sgravato di queste opere,et ne restaria � Nostro Signore et � V . s . 111^^ con obligo particular$.

[ F.B.3, f.l8. Minute autogr. ]