Rome,23 septembre 1617. Bellarmin � sa soeur Camille.
/ Molto Ill/re S�g/ra Sorella, Ho ricanto la sua delli 17 del
presente. Se madonna Giulia Mancini mi ha detta la bugia con scri
vermi che V.S. l'ha essortata � domandarmi denari per comperare la
Zimarra, un'altra volta non gli creder�. Io credevo che la grandi-
jTne dell'anno passato havesse guasto le spighe del grano, ma non ha-
vesse guasto le terre, onde non sento lamentarsi nessuno che ha serac minato, che non habbia ricolto. Et quanto al vino, io gi� ho pagato
l'affitto p er questo anno della vigna, che gi� pagava l'Abbate,
et credo che rico
il vino, et se mi havesse svisato che man-
/^co questo anno ci � vino, io non haverei pagato,come non ho pagato
per l'anno passato, perche non ci fu niente da raccorr�,come V.S. mi
avis�.
Similmente la grandine dell'altro anno tolse via le o-
live, ma non li olivati, che pure questo anno haveranno fatto dell'
olive. Onde nog/io intendo quello che V.S. dice di non bavere per
^Tquesto anno ne grano,ne vino ,ne olio. Ma almanco mi havesse scrit
to, quanti denari vi bisognano per supplire, perche io non lo pos
so indovinare, ne posso credere che habbiate consumati li denari
che mandai al Giugno passato,senza provedervi di qualche cosa. Si
che svisate in particolare la quantit� di denari che vi manca, che
.^procurer� aiutare secondo che mi sar� possibile. Quanto all'affitto
,io ho parlato con il Sig/or Pietro Marcellino, et � lui par dif
ficile che V.S. ci possa attendere, non havendo huomini in casa se
non uno, che si pu� dire mezo huomo, per l'et� et l'infermit�. Id
dio guidi questo negotio, � ci� non ve ne pentiate. Harei caro,che
.^yvi consigliaste con il Sig/or Gasparre Bellarmin!. Di Roma li 23
di Settembre 1617.
Di V.S. fratello aff/mo
il Card/le Bellarmino.
Alla molto ill/re Sig/ra Sorella,la Sig/ra Camilla Bellarmin!.
T Montepulciano
(cachet)
/ Mss.Cervini 54 fol.57. Orig. autogr.