Rome,20 mai 1617. Bellarmin � sa soeur Camille.
^3
/ Molto 111/re sig/ra sorella, Mi ha detto un frate di S.Fran
cesco, che V.S. desidera, che quello,che io gli lasso doppo la mor
te mia, fusse tale, che bastasse anco al sig/or Bartoletto, fin che
Dio gli dar� vita, ancor ohe sopra vivesse � V.S. come � verisimile,
jTper esser piu giovane. Io dir� quello,che ho fatto. Ho messo ne
monti non vacabili � nome di V.S. mille scudi, i quali hora frutta
no quattro percento, ma doppo la morte mia,� ancor prima, potrian-
osi levare, et darli � censo vitalitio, et se ne trovaria hora, do
dici percento,et piu, perche due anni fa, se ne trovaranna dodici,
/^hora che lei � piu vecchia, se ne trovaranno piu; et piu si aspetta,
piu se ne trovaranno. Et non sar� difficile,metterli in due vite,
cio� di V.S. et del sig/or Bartoletto; ma con questa conditione,
che in vita di V.S. fruttino dodici percento,� piu secondo il tem
po, che si far� il contratto del censo: ma p�i, morta V.S. et res-
^Ttando solo il sig/or Bartoletto, si sminuisca il censo per la met�.
Questo � quello che hora gli posso dire, et se gli piace, che si
faccia hora questo censo vitalitio, me l'avisi: ma, coma ho detto,
piu tardi si fa, piu cresce. Mi av�s�, quanti anni di et� habbia il
sig/or Bartoletto, et quanti ne habbia lei, se bene credo,che ne
habbia sessanta otto.
Il P.Rettore del collegio non mi ha mai scritto niente intorno
alla figliola di madona Silvia Bernardini, ohe sa si desiderava an
dasse � star co'l suo marito per levare le dicerie, essendo giovane.
Iddio la conservi, con il suo consorte. Di Roma li 20 di Maggio
<^^1 6 1 7 .
Di V.S.
.--------------------------------- M 3 S . Cervini 54 fol.54 Orig.autogr.
fratello aff/mo
Il Card/le Bellarmino.
(adresse): Alla molto ill/re Sig/ra sorella, la Sig/ra Camilla
Bellarmin!, ne Burratti
(cachet)
Montepulciano.