17 aou^ 1612. Bell.� Jean B.della Ratta (suite)
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/ renza mia: ma se poco doppo io lassai la chiesa, la promessa non
hebbe pi� luogo; et se io messi in lista de canonici futuri di San
to Benedetto don Vincenzo Campiteli!, non � colpa mia che non 1'
habbia hauto, perche la conferenza non toccava piu � me, ma al mio ^^nipote, che era et � abbate. Bora per conchiudere dico che io m'in-
formar� di chi sia pi� atto alla cura fra quelli che mi sono pro
posti et � quello la dar�, se pure la vacanza occorrer� nel mese mio. Et questo non ha da dispiacere � nessuno che habbia il timor
d� Dio, come credo che l'habbia la Signora madre et anco V.S. Con questo fine prego da Dio � V.S. ogni vero bene et mostrar�
d� esser buon compare alla signora madre, quando mi domandare cosa che giustamente io la possa fare, et similmente terr� V.S. per fi
gliano, quando intendar� che cresca co'l timor d� Dio et non impa ri dal maestro � scrivere le lettere come sono quelle due che mi
ha scritte, ma impari da persone mature, che conoscano la diffe
renza che � fra i giovanotti e i vachi et fra le persone private
et ^ i prelati grandi. Di V.S.
Di Roma li 17 d'agosto 1612. come padre amorevole il card.Bellarmino.
Sig Giovanni Battista della Ratta.
Arch.Vatic.Gesuiti 1^9 fo.129=130. Autogr.