Cavagliene,27 juin 1612. L'�v.de Cavagliene � Bellarmin.
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/ 111^^ et Rev^^ Sig^ mie padrone col^^ Nel mio arrivo � questa chiesa havend'io trovato un'abuso, che molti canonici et sacerdoti celebravano la santa messa tenendo in capo un berettino sino alla consecratione, et ricercando con quale ^"autorit� ci� facessero, mi hanno risposto che dalli vescovi miei predecessori � stata data loro tal permissione. M� perch�, com'� notissimo � V.S.111^^, d� i sacri canoni � prohibito egualmente � i vescovi et � sacerdoti di celebrare velato capite, come si legge nel cap. Nullus episcopus de Consecr. dist.prima, h� tolto questo abuso principalmente nelle nasse solenni, alle quali io assisto, et h� ordinato che tutti celebrino col capo scoperto, poich�, es sendo dal canone vietato all'istesso vescovo, non si vede come 1' inferiore possa derogare alla legge del superiore, se non g U � concessa tal facolt�. Onde, havendo questi canonici ricercato sopra /^"di ci� il parere d'alcuni theologi, � stato loro risposto che il vescovo ex rationabili causa di morbo, senio, calvitie pu� dar tal licenza, secondo l'opinione de'Sommisti. Io, per non errare e per maggiore sicurezza et satisfattione dell'animo mio, supplico hqmilissimamente V.S.111^^ si degni, per la sua molta benignit� et carit� et per l'affettione che si compia ce portarmi, significarmi il suo senso in questo particolare. Veramente conosco in alcuni esservi causa di dispensatione, come nell'archidiacono di. et� di ottanta due anni et in alcuni altri ca nonici settuagenarii et ultra. Per� ricever� per singolarissima .^fgratia da V.S.111^^ se si compiacer� accennarmi, se in tal caso, conforme alla opinione di alcuni teologi, io possa dispensare; et non potendo io, come credo, si degnar� d'impetrarne tal dispensatione da Nostro Signore. Intender� V.S.111^^ dal Lancioni un'altra difficolt�^ che passa in questa chiesa fr� l'archidiacono et il capitolo, il quale
