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Rome,8 f�vr.1612. Bellarmin au P.Tarugi,H�eronymite(cf.lettre pr�c�dente) ^^53 / 111^^ et molto Rev^� Padre. Il padre Vincenzo Laniero venne qua senza ordine de padri di Roma, et per� non fu admesso in casa,come gi� V.R. Laver� saputo. H� parlato � Nostro Signore del negotio delle RR.VV., et &ua SanJ^tit� ha risoluto, che, se vogliano mandare qua due padri, che si lascino venire; et cosi hora scrivo al p.rettore,per ordine di Nostro Signore, che dia licenza di congregarsi i padri di cotesta casa, et se vogliano mandare qua due padri, li lasci venire, � ci� siano uditi nelle loro pretensioni. Vero � che non vole Nos/y tro Signore costregnere i padri di Roma � ricevergli in casa loro. Li deputati Signori Cardinali et io siamo di parere che non ci sia altro rimedio che la separatione, perche le RR.VV. non potran no star longamente cosi suggette, et i padri di Roma non vogliano unione, se non in quel modo che hora si trovano; et non pare che /Sconvenga costregnere ne li padri di Roma � fare altra unione, ne le RR.VV. � stare cosi suggette. Iddio gli spiri � far quello che � piu gloria sua et utile di santa Chiesa. Preghi Dio per me. Di Roma li 8 di febraro 1612. P.Tarugi Tarugi. Napoli. Arch.Vatic. Gesuiti 19 fol.67. Minute autogr.