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Ill.re et molto Rev.do Padre.
Il padre Vincenzo Laniero venne qua senza ordine de padri di Roma, et però non fu admesso in casa, come già V.R. haverà saputo. Ho parlato a Nostro Signore del negotio delle RR.VV., et Sua Santità ha risoluto, che, se vogliano mandare qua due padri, che si lascino venire; et così hora scrivo al p. rettore, per ordine di Nostro Signore, che dia licenza di congregarsi i padri di cotesta casa, et se vogliano mandare qua due padri, li lasci venire, a ciò siano uditi nelle loro pretensioni. Vero è che non vole Nostro Signore costregnere i padri di Roma a ricevergli in casa loro. Li deputati Signori Cardinali et io siamo di parere che non ci sia altro rimedio che la separatione, perche le RR.VV. non potranno star longamente così suggette, et i padri di Roma non vogliano unione, se non in quel modo che hora si trovano; et non pare che convenga costregnere ne li padri di Roma a fare altra unione, ne le RR.VV. a stare così suggette. Iddio gli spiri a far quello che è più gloria sua et utile di santa Chiesa. Preghi Dio per me. Di Roma li 8 di febraro 1612.
P.Tarugi Tarugi. Napoli.