Rome,1 oct.1611.
Bellarmin � Ant. Cervini.
F/ 8^05
/ Molto 111^^ Sig^^ cugino
Ho visto quanto V.S. mi scrive, et ho udito quanto mi ha refe
rito il P.Francesco Maria Amati. Diy� liberamente il mio parere
con rimettermi alla prudenza sua. Il partito di Siena non mi piace
JTmolto, perche la spesa sar� grande,etil profitto piccolo, non
senza pericolo di ^^soiamento. Meglio saria mandarli qu� al semi
nario Romano, dove habitano molti giovanetti nobili per convitto
ri. La spesa � minore, perche non si pagano se non otto scudi di
moneta il mese per la stanza, vitto, medico,et barbiere; et non si
tiene servitore proprio, bastandi li communi pagati dal seminario;
et si spende poco in vestire, perche non � lecito vestir di seta,
ma tutti vanno positivamente,per nobilissimi che siano, il profit
to � grande, perche hanno due lettioni il giorno con essercitii
continui di repetitioni,et dispute. Onde in un'anno s'impara peranni. /^Sfattamente la logica, dove che in Siena vi sogliono mettere due zan
La sollecitudine poi dd buoni costumi,et piet� Christiana �
tale, che non vi � pericolo disoiamento. Si aggiogne, che il semi
nario � quasi contiguo con la mia casa, onde stariano sempre sotto
gl'ochi miei, et potria in ogni bisogno soccorrerli.
sanit�
Una sola difficult� ci conosco, che � il pericolo della
parte per l'aria grossa di Roma, parte per la stretta disciplina
del seminario, perche stanno molti in una stanza grande, come un
dormitorio di religiosi; et non hanno pi� luogo,che quanto basta
per tener il letto, la tavola da studiare, la sedia,et una cassa.
^ ^ N e possono andare dove gli piace senza licenza del prefetto della
camera. Ma per� li Padri sono discreti, et gli danno delle recrea-
tioni, onde quelli, che sono di natura modesti,et quieti, vivano
contentissimi.
Ma se V.S. vole pienamente il mio parere, havendo lei due fig-
lioli soli, credo saria bene arrischiarne un solo, ci� � il minore,
il quale quando havesse animo ad esser di chiesa, si potria spera-