Florence,23 mai 1609. La grande duchesse de Toscane aux monia�es de ciaire � Montepulciano.
/ Alle monache di Santa Chiara di Monte Pulciano de 23 di Maggio [1609]
(voir lettre 665 � Bellarmin)
Havendo noi preso il governo di cotesto capitanato come voi sa-
^ pete conosciamo esser obligo nostro di regolare come madre comune,
tutte le cose che appartengono al publico et privato benefitio.
Habbiamo inteso che il vostro monasterio, oltre all'esser fuora
della citta, et per ci� esposto del continuo � varii disordini et
inconvenienti, si trova hora in un termine molto pericoloso di ro-
/^7vina, onde da gli architetti,et da ogni altro si giudica necessa
rio il rimediarvi, et perche dicono che il resarcirlo sarebbe dif
ficile, ancorch� vi si facesse grossa spesa concordano tutti in
questo parere, che sia molto meglio fabticare un monasterio nuovo
dentro alla citt�, et la comunit� s'offerisce amorevolam di far-
/^^lo. A questo buon pensiero intendiamo con nostra maraviglia non
piccola che voi vi opponete forse per troppo amore che portate �
cotesta habitatione antica nella quale per� nessuna di foi � nata
non potendo noi credere che la renitenza vostra proceda dal parer
vi d'essere alquanto pi� libere mentre habitate in campagna. Oon-
siderando noi dunq ue che in questo nuovo disegno concorrono il
ben vostro il commodo maggiore la sicurezza doppia, et anche pi� reputatione vi esortiamo et preghiamo oaldissimam1 6 � contentarve-
ne perche oltre al mostrarvi ubbedienti � vostri superiori,et non
dar loro occasione di p recedere con termini dispiacevoli ne dare-
^^^te a noi particolar sodisfattione et maggior animo di gratificarvi
nelle vostre occorrenze. Il Sig^^ Iddio vi conceda la sua santa
gratin.
Florence. Archiv.Mediceo, voi.6038, f.41^.42. Minute.