Rome,31 janvier 1609. Bellarmin � son fr�re Thomas.
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/ Molto ill^^ Sig^^. Mi scrive il Sigf Giuseppe Vignanesi ohe V.
S. da dodici anni fa � debitore � casa sua di scudi 150, et che si
contenta che io gli paghi questo debito con la provisione che gli
soglio dare due volte l'anno. V.S.mi avisi come sta questo debito,
^^perche mi pare che una volta dandomi conto dalli suoi debiti, di
cesse che questo era ricompensato con altre cose. Di piu har� caro
sapere se il Sig^ Giuseppe vol'aspettare al
Giovanni Battista
quando io mando denari � V.S. � vero se fa instanza d'haverli an
ticipatamente.
Del negotio dell'indulgenze de padri Serviti mi dispiace non
potergli scrivere buona nuova. Si � considerato di nuovo et commu-
nicato con monsgr Seneca secretario, et si � trovato che non possa
no essere due compagnie in una citt� dell'istessa invocatione, et
che siccome la cintura � delli padri de Servi, nella quale hanno
/y"le loro indulgenze, cosi la Uoncettione � delli padri Minori; ol
tre che in Pistoia era molto piu antica la compagnia della concet-
tione apresso de Minori che apresso de Servi. Il breve fu fatto
prima del decreto della congregatione, et cos� si tiene per revo
cato. In somma le cose determinate in congregatione, causa cognita,
^ ^ n o n si ritrattano; et bora ne habbiamo una simile di Turino per la quale mi hanno scritto il duca et il Cardle di Savoia, et si
termineranno nel medesimo modo. Donde nasce tanto bisogno di dena
ri nel Sig^ Giuseppe, havendo tanta robba et si poca famiglia? Id
dio sia con V. S. et con li suoi. Di Roma li 31 di gennaro 1609.
fratello aff^� di V.S.
il Card. Bellarmino.
Al molto ill^^Sig^ fratello,il Sig^ Thommasso Bellarmin!. (cach.pap.) Montepulciano.
Lettere originali.