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215 (suite l)

2l5(suite l)

/ com'�o desiderarei. H� voluto anco sapere, s'egli piglia alcun'entrata di quelle che toccavano � gli abbati et che da gli abbati sono state applicate al bisogno et ornamento della chiesa materiale. Questo lui lo niega espressamente; et io gli h� soggionto che me ne voglio accertare,et trovandolo in questo errore, gli dar� il castigo che merita. Se pia cesse � V.S.111^^ di farmelo sapere con certezza, io (come si suol dire) non lo mandare! sin'� Roma per la penitenza, ch� glieladarei qui et buona; et intanto, per far la diligenza che si conviene dal canto mio, ci mandar� persona � posta per accertarmi delle cose so pradette. Quanto al vescovo di Fozzuolo, io h� inteso alcune cose, per non dire insolenze; ma, perche egli � persona assai ardita et fasti diosa, per quanto intendo, io haveva pensato d'arrivar'un di sin'� /^T'quel luogo ove cerca di usurpare verso Procida, et trovando ch'egli de fatto habbia attentato cosa alcuna, la far� disfare, et credo che in presenza mia non ardir� ne lui ne li suoi d'opporsi, ne di far cosa centra ragione. Non voglio tacere � V.S.111^^ una cosa, accioche meglio conosca la natura et qualit� di questo Vescovo, et � che / ^^7 essendo venuto pi� volte in Napoli, l'ho fatto pregare et ripregare che venisse da me, perche desideravo parlargli, et con tutto che sia mio suffraganeo et li vescovi sogliono usare questa cortesia con li Cardinali, non ci h� voluto venire, immaginandosi forse, ch'io mi volesse lamentare di queste et di molte altre usurpationi, ch'egli continuamente cerca di fare in danno di questa chiesa. Io non me ne maraviglio, perche � solito di contrastare con gli Arcivescovi, ma con torto suo, poich� sempre l'h� perso. Se venesse � V.S.111^^ qual che buona occasione, parlando con Nostro Signore, de dir'alla Santi t� Sua la natura di questo vescovo et le usurpationi che procura di .3^ fare, me ne farebbe molta grafia, perche dubito d'esser necessitato un di d'haver'� fare centra di lui qualche gran risentimento per di-