Rome, 16 Aout 1602. Le Cardinal de Camerino � Bellarmin.
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/ T11^1^mo et. R^evmo mona re mi.o osservmo
Per non haver che scrivere, lasso di salutare V.S.111^^ et di
conversar seco per lettere, poich� non ci � concesso di presentia
et per� ogni poco di occasione vho pigliando per salutarla et dar
g l i nova ohe per gratia del Signore mi trovo con sanit�.
Venerdi in concistoro l'Ill^^ Sig^^ Cardinali Baronia et Anto-
niano mi dissero che V.S.111^^ svisava il duo Arcivescovado haver
tanti teritorii che, se ci lusser� agricultori, arrivaria a 20 mi-
lia scudi d'intrata l'anno, et me domandava che si patria fare. Non
liy resposi designando con questa dirli come lo sento. N.S.Iddio
ha compartito il mondo in un modo che dove mancha d'una cosa abunda
nel altra, et cosi si sopliscie con il comercio: le campagne di*Ro-
ma sonoa assai estese, quelle di Capua sono pochi habitanti; per
centra le montagne sono piene di habitanti convoco terreno, di modo
che sogliono calare alli piani et� coltivare le terre, et cosi quel
li Sanniti et Abruzesi soglioino]a,nelli fertili campi di territo-
rii calanti, descendere et coltivare quelli campi; et se V.S.Ill"^
havesse qualche uno di quelle montagne pratiche, che come fattore
li commettesse questo negotio, credo che farria calare di molto la-
varanti, ma � ben vero che ci bisogna inpiegare gran denaro per li
strami,et credo che quando s'interessi quelli superiori di Monte Ca
sino d'uno homo atto a questo esercitio, che si trovarla, voglio
dire un monache et some molto atti a queste fattorie et si vede come
coltivano li loro lavori etiam fino � Capua. Si che concludo che se
lei ci mette il pensiero,che trover� homo atto a ci� et sarr� il
medesmo che servisse la congregatione, poi che tutti li suoi reli
giosi oggi stanno con commodo nel collegio di Monte Alto di questi
monaci. Et si porti molto bene cogl'inventione mia. Et farr� fine
con baciarli le mani pregandoli da Iddio ogni contento. Di Roma il
di XVI d'agosto 1602. / Di V.S.111^^ et Rev^^^ / Humil� servitore
Sig Card.Bellarmino.
il card.di Camerino.
[F.B.3, f.29. Autogr. ^dresse(de solito)]