Rome, 17 Septembre 1602. Le card.de Florence � Bellarmin. 286
/ 111^^ et Rev"^ Sig^ mio oss^�.
La sacra congregatione h� di nuovo maturamente considerato tutte
le ragioni scritte da V. S. 111^^ et date per memoriale � nome suo
intorno all'instanza che le viene fatta di vestire monache in co
n t e s t o monastero di S.Giovanni, et si � risoluto che non si debba
ne si possa fare in altra maniera, che di provare prima per qual
che tempo se sia vera la riforma che dicono le monache, che vi sono
di bavere accettata, col metterli due monache riformate forestieri
che le governino et instruischino et faccino sincera et lAnga pro-
va della loro volont�, parendo molto difficile che donne hormai d'
et� et che per il passato hanno vissuto dissolutamente et con lar
ghezza notabile, si possine ridurre con tanta facilit� et in
poco tempo � una mortificatione, quale si ricercaria per mettere al
tre figliuole semplici in compagnia loro. Se dunque piacer� � V.S.
111^^ d'incaminare il negotio in questa maniera, potr� vedere dove
si possine bavere monache � proposito, et disponerne due � venirci
volentieri, che ad ogni suo sviso se ne dar� l'ordine necessario.
Et io intanto le bacio humilmente le mani.
Di Roma 17 settembre 1602.
Di V. S. 111^^ et Rev"^
Humilissimo servitor
Il Cardinale di Firenze.
Sig^ Card. Bellarmino.
Adr.: A11'I11^� et R^^ Sig^ mio osserv"^. Il Sigf Card.Bellarmino
1602 Roma 17 di sett re
Capua [sigillum]
S�^ Card, di Firenze.
Nel particulare delle Monache di S.Giovanni.
[ F. B. 3, f.l6. Signat.autogr. ]