cioè la fede, e la Verità, quali Virtù furono apresso il Cardinale Spinola in molta stima
et in grandissima riverenza da lui tenute, onde per esser il Vero l'anima de concetti e la
propria Idea delle sue savie parole, non uscì mai alcuna dalla bocca sua da quel
lo discordante, ne mai s'udì che per fede datagli s'havesse di mancamento a' querelar alcu
no. L'ingegno suo nato al governo, et essercitato con l'uso, lo rendeva capace d'ogni
sorte di negotio, come ben spesso si scorgeva nella Velocità e vivezza delle risposte
così mature et accomodate come si fussero stati con lunghezza di tempo nominate, ne
haveva apena oltre aperta la bocca ch'egli era già nel termine dell'intenzione
di chi parlava. Haveva la complessione sogetta alla colera, però non s'adirò mai
per cosa fatta contro la sua persona, e soleva dire che quanto più s'adirava alcuno
che negotiasse con lui, tanto egli più si componeva e diveniva flemmatico mentre
fù legato di molt'anni in ferrara e con il vescovo Fontana e con il cardinale Leni suo
successore hebbe
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