Padre Francesco Maria Tarugi e del Padre Cesare Baronio poi Cardinale. Frequentò ancora il cor
teggio, e la casa del Cardinal Flavio Orsino. In questo tempo volendo D. Luigi
suo Zio rinuciarli il beneficio di S. Domenico di Alarcon nella diocesi di Cuenca
di 600 scudi ricusò d'accettarlo facendosi scrupolo di posseder tanti beneficij
Nell'Anno 1573. fu fatto il Zio Arcivescovo di Monreale, che ve lo condusse
seco, e lo fece Vicario Generale appoggiandoli tutti i negozij. Perochè essendo
l'Arcivescovo nella passata vita essercitato più nelli maneggi di stato e del-
la corte che in cose di chiesa, e vedendo in questi lo studio, e l'inclinazione
grande di D. Ludovico suo nipote benchè non passasse l'età di 21. anno, lo giudicò
non di meno sufficientissimo a questo carico, nel quale gli fu utilissimo ministro
adoperandosi con ogni vigilanza e fatica, compose il sinodo, la regola
di S. Benedetto per li monachi, e dalli travagli del Governo e delle cose
private sollevò l'Arcivescovo in gran parte. Quest'anno medesimo s'ordinò
subdiacono per mano pur dell'Arcivescovo nella chiesa di monreale dedica
ndosi quivi al servizio di Dio, dove è piaciuto poi S. D. Maestà ch'egli
havesse à spender gl'anni, e gli talenti suoi.
L'anno 1575. del Anno s. venuto a Roma fù ordinato Diacono dal Cardinale
Tomaso Salduel Assafinti, e il seguente anno dal medesimo fù ordinato Sacerdote
Disse le sue prime messe nell'Altar del Presepio in Santa Maria Maggiore. Scrisse in lingua latina
in quel tempo la vita di Giovanni Verzera di nazione spagnolo Poeta
latino dedicando la sua epistola al Cardinale gran Vela et andando al Cardinale
Morone legato in Germania fu proposto D. Ludovico per andar ad accompagnar
il detto legato ma poi il Cardinal risolve di non menar alcuno fuori della sua famiglia se non Silvio Antoniani per scriver le lettere latine.
Nell'Anno 1577. venticinque anni dell'età sua disse a D. Ferrante suo Padre le
raggioni del Patrimonio che li veniva per primagenitura, acciochè si stabilisse
la successione della casa nella persona di D. Giovanni Batta suo fratello quale
doppo d'esser stato in Collegio Germanico convittore da tre anni incirca venne ad
ammogliarsi nell'anno 1577 cola vergine Giulia Mattei, questo matrimonio fù trattato da
D. Ludovico suo fratello maggiore e dall'istesso in pochi giorni ridotto a fine
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