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loro gran devozione ch'hanno verso di loro, la vita de quali hanno
pur troppo conosciuto esser stata tanto innocente, e la morte tanto
gloriosa nel conspetti di Dio che trovandosi molte migliaia di per-
sone al lor martirio, et essendo dalli ministri eccitato il populo a'
gridare ammazza ammazza, apena vi furono alcuni pochi della più
vile gente che si lasciasse intendere, ma ben si vidde le migliaia di
persone ch'erono venute al spettacolo, che si partirono sospirando,
piangendo, dolendosi di tal perdita e riprovando la crudeltà di
Persecutori della fede con celebrar la constanza de martiri con mille
lodi senza timor alcuno de Persecutori. Onde con raggione si puo
dire che la loro morte è preziosa, che le loro anime sono in gloria
la loro memoria è in benedizione, et il loro nome è eterno, anzi
l'istessi corpi ch'erono la più infirma parte di questi nobili Macca
bei si bene attaccati sopra le Porte Torri, et Haste, e forche, sibene
sbranati dalle bestie, mangiati dall'Augelli, contutto ciò riposano
in pace, e sono più onorati, e stimati, più degni di Riverenza
che li corpi inbalsamati di qualunque grande e mondana per
sona nelli loro mondani, regali, e sontuosi sepolcri. Quello
stesso giorno, quell'hora che questi santi martiri stettero nell'Ecu-
lei strascinati sopra le craticcia a' coda di cavallo, in quel pun
to che furono nelli carri con il capestro alla gola quando stet-
tero per morire, sebene a' gl'huomini semplici et ignoranti pare
va che stessero in miserie, e desolazioni, furono li più felici
e beati di tutta quella moltitudine che li contemplava, ne fù
Persona Savia che ivi si trovasse, che giudicasse altrimenti
e quantunque i presenti dolori, e brevissima ignominia della morte patita