dimostrazioni accarezzato da Don Gio: di Tunica V. Re di Napoli. Riportò
nelle Proposizion della Segnatura grand'applauso dalla corte venendo da
i più degni e migliori sogetti grandemente honorato. Propose in questo tem
po a mons. Speziano ch'essendo all'hora segretario della congregazione di
vescovi haveva molta autorità apresso Gregorio Xiii che saria stato bene
fare un Cerimoniale per li vescovi, il che proposto da mons. Speziano alla S.
memoria del Cardinale di Santa Prassede San Carlo Borromeo e da questo al papa fu
deputata una Congregazione del medesimo Cardinale del Cardinal Paleotto con mons. Agostino Filizano
sacrista apostolico Don Ludovico Curzio Franchi canonico di San Pietro, e Gio: Battista Tigeroni Altavilla e beneficiato. Poi passendosi il cardinale di Santa Prassede
restò la Congregazione al Cardinale Paleotto qual anco passendo opera Don
Ludovico che fosse commessa al Cardinal Antonio Caraffa intervenendovi di più
Cesare Baronio poi Cardinale e Pietro Galesino e così finì l'opera d'abbozzarsi
Fù Don Ludovico dal Cardinale Caraffa havuto in
grandissima famigliarità et ines-
timazione particolare, sicome l'hebbe con Scipione cardinale Gonzaga e con Agostino Cusani
Auditore della Camera poi Cardinale.
Il Padre Cesare Baronio li diffese tanto et havendo fatto le sue annotazioni so-
pra il martirologio non le volle pubblicare prima che fussero veduti da Don Ludovico
come egli stesso ne fa menzione parlando di S. Xquatio Abbate a' gli II
di Agusto, e fatto poi Cardinale gli intitolò l'undicesimo libro de suoi Annali ec
clesiastici.
Il conte d'Olivans Ambasciatore del Re Catolico in Roma mosso dall'opi-
nione ch'haveva di Don Ludovico volle mandarlo a Malta per ottenere da
quella Religione la Terra di Monzon con ricompensa, perchè facendovisi
le corti, li stimava servizio di Sua Maestà che quella città non fusse d'altri che
sua.
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