Rome,? juin 1608.
Bellarmin_au_P^Carminata.
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/ R. Pr� mio. Per obedire a V.R. ho aiutato con ogni mio potere il
ves
covo Pellegrino, et credo resti sodisfatto. Mi far� piacere coman
darmi liberamente, ohe desidero servirla come sar� obligato. Gli
./raccomando la santa chiesa, che veramente h� bisogno dell'orationi
de'servi di Dio. Io per ordine del Papa h� scritto due volte � co-
testo R"^ patriarca di Costantinopoli, che si contenti assegnare
qualche previsione delle sue entrate del patriarcato al vescovo
di Tine, che v� visitatore in Pera, e nel resto della diocese, et
va � fare quello, al che saria obligato l'istesso patriarca. Alla
prima lettera non h� risposto, ma qu� s'u inteso, che non vole da
re niente, dicendo che tiene lui un'altro vescovo nell'arcipelago
per visitatore. A noi scrivano i christiani di Pera, che non hanno
mai visto vescovo,ne visitatore dal tempo di Gregorio XIII in qua,
/ ^ e t fanno grandissima instanza d'esser visitati et consolati da Ro
ma. Il Papa mi h� commesso che scriva un duplicato et l'ho scritto
la settimana passata, et se il patriarca non si risolve. Sua Sant-
tit� gli sequestrer� l'entrate et assegner� lui la previsione. Pe
r� voglio pregare V.R. � persuadere al
patriarca di fare quel-
lo che conviene volentieri, et essendo obligato dare la vita per
le sue pecore, non gli paia duro dare un poco di denari, et pi�
tosto voglia con gusto del Papa fare questa obedienza, ohe per for
za, perche N.S. � risolutissimo et la necessit� � grande. Con que
sto mi raccomando alle sue sante orationi. Di Roma li 7 di giugno
/ f i 608.
Di V.R. Servo in X^� R. C. B.
Arch.Postulai.