16 aout 1607.
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/ cere. Come s� s�a portato in Napoli s� potr�a sapere, quando bi sognasse. Per ultimo havendo l'obed�enza dal suo Generale di anda re da Bologna in un'altro luogo assegnatoli, et essortandolo io ad obedire, che poi sarebbe richiamato, non ha voluto obed�re, et .3^ hora v�ve in questa contumacia, et � fuora ordine del Generale, che dove s� trova s�a carcerato, se bene io ho ordinato al Procu ratore Generale, che quest'ordine non s� esseguisca in Fiorenza, per non dare qualche disgusto � padroni. Mi far� piacere V.S.R^^ con occasione far sapere alle loro Altezze, che in questo fatto non ho havuto pensiero alcuno di dargli disgusto, essendo deside roso d� fargli ogni serv�t�o, et � lei mi offerisco per servirla, dove mi trover� buono. D� Roma l� 16 d'agosto 1607. D� V.S.R^^ come fratello aff^^ il Card. Bellarmino.
Archiv.Vatic. Gesu�t. 19, fol.39. Minute autogr.