Dio; Essendo io di quatordici anni incirca, desiderai il
matrimonio mandai dire queste cose per altre persone
alla mia madre, et essa contò questa cosa a mio Padre,
e dopo poco tempo mandarono alcune persone che trattassero
il matrimonio con una signora della mia razza,
che sia della medesima città di fez, fu fatto il matrimonio,
e restarono per apparechiare le vesti, et
altre cose che hanno di bisogno incirca un anno,
e dopo essa venne a questo nostro Palazzo, con grandissime
pompe della finta vanità di questo fallace
mondo, tra l’altra vanità, la portano dentra una
camera tutta affatta di legno apparata di gemme, e
cose pretiose secondo il mondo, e la metterono supra
il capo delli huomini, che la portarono al nostro
Palazzo, con altre cose simile, corteggiata con arte
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